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Ground Control - "Dragged" (Punishment 18 Records/***)

Line up:

Marco Vighini - voce
Fabio Cavallaro - chitarra
Giovanni Scardoni - chitarra
Giovanni Raddi - basso
Fabio Perini - batteria
 

voto:

7,5
 

recensione

Tornano i Ground Control a quattro anni dal brillante esordio, quell' “Insanity” che piacque molto a tutti gli amanti del Thrash, che cinque lustri or sono spadroneggiava nella Bay Area. Nel 2010 la band veronese rimaneggia la line up, sostituendo il vecchio cantante/chitarrista con due nuovi membri, Marco Vighini alla voce e Giovanni Scardoni alla sei corde solista.
Questi inserimenti sono il preludio al cambio di sound udibile su “Dragged”, che si sposta su coordinate molto più 90's, andando a richiamare sovente i Nevermore per l'aura cupa dei brani, piuttosto che gli Annihilator di “Set The World On Fire” e i suoi efficaci arrangiamenti (sentitevi “Wasted”!) e non da ultimo, il groove dei primi Machine Head o dei celeberrimi Pantera (post-Glam!).
Tutto questo calderone di influenze per farvi capire che non troverete che piccole tracce del Thrash Metal degli esordi, particolare che muta solo lo stile ma non intacca affatto la qualità della compagine scaligera, basti pigiare play per essere assaltati alla gola da “Pray & Day”, piuttosto che dalla US Power oriented “Lost”, riletta secondo i canoni sopracitati.
Nei dieci brani, comprensivi di intro ed outro, spicca la sesta traccia, “For What?”, che regala una ventata di Class Metal, addirittura memore di certi Scorpions d'annata, grazie anche alle linee vocali del Vighini, che in questa occasione riportano alla mente l'ugola di Meine, vergando un brano che non calza affatto con la release (salvo lo spezzone cadenzato sul finale) ma, credetemi risulta dannatamente efficace, anche solo per staccare con il mood triste del disco!
Io, solitamente ottuso e conformista per quanto riguarda l'Heavy Metal, aspettavo un ritorno 100% Thrash per i Ground Control, mentre invece in “Dragged” è il groove che la fa da padrone, stupendomi ulteriormente del fatto che continuo ad apprezzare questo gruppo, per il quale il proverbio “la classe non è acqua” calza a pennello, ovvero quando si hanno dei songwriter all'altezza, anche se si opta per un'altra proposta musicale, il risultato non può che essere positivo!
Bene ha fatto quindi la Punishment 18 a credere ancora nei Ground Control, ai quali va tutto il mio supporto per aver rischiato cambiando stile ma, riuscendo ancora a sfornare dell' Heavy Metal di alto tasso qualitativo, sperando di non dover ancora passare attraverso altri cambi di line up e, il destino ce ne scampi, ad un ulteriore ed esagerato ammodernamento dei suoni!!!

Recensione di Alessio Aondio

tracklist

  1. Intro
  2. Pray & Die
  3. Lost
  4. Breath
  5. Final Solution
  6. For What?
  7. Wasted
  8. Days In Rage
  9. Leave Me Alone
  10. Outro

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