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recensione

Che la strada per i Grand Magus fosse tutta spianata lo si intuiva, che la band avrebbe firmato un contratto con la Roadrunner Records forse no. Grazie al colosso discografico oramai americano, questo trio svedese è pronto al grande salto, alla sua consacrazione definitiva nel mercato dell'heavy metal. Heavy metal, è proprio questa la parola chiave di "Hammer Of The North", un disco che lascia alle sue spalle le iniziali influenze stoner-doom della band per cimentarsi a pieno regime sulla scuola più classica e tradizionale. Scelta azzardata questa, che non influisce però sullo spirito freddo al quale JB e soci ci hanno sempre abituato, l'epicità è infatti un elemento abbastanza ricorrente, sparso a piccole o grandi dosi qua e la tra i 10 brani che compongono l'opera. Ma la forza di questa release risiede in un'altra parola: l'immediatezza. Fin dal primo ascolto la maggiorparte dei pezzi presenti non farà fatica a farsi ricordare, la resa sonora è visibilmente elevata e il risultato finale, seppur lungi dall'essere originale e clamoroso, presenta un gruppo fresco e con le idee chiare, astuto nel proporre il tutto con una formula strettamente personale. La parte del leone la fanno in primo luogo le ritmiche, rocciose, semplici ed efficaci. Troviamo poi appena dietro la maiuscola prova vocale del leader JB, molto a suo agio su questo tipo di musica. Il risultato è una tracklist compatta e scorrevole, dove ogni brano ha il proprio fascino, senza nessuna particolare hit che spicchi sulle altre, insomma un bilanciamento ben riuscito e interessante. Dai pezzi più dirompenti e tirati come l'opener "I, The Jury" o la cavalcata tra i giacciai di "Northern Star" alle più epiche "Black Sail" e "The Lord of Lies", dove a mio avviso questi tre svedesi danno il meglio, senza poi dimenticarsi della gelida titletrack, che vanta un gran lavoro di basso, o della rocciosa "At Midnight They'll Get Wise", sicuramente uno degli episodi dalla resa migliore, specialmente se riproposta in sede live. Questo è "Hammer Of The North", un disco genuino e esplosivo dove il passato più cupo e laborioso viene accantonato per dare libero spazio a un ruggito glaciale che, seppur non propriamente autentico, riesce a fare breccia nel cuore dell'ascoltatore.

Recensione di Thomas Ciapponi

tracklist

1. I, The Jury
2. Hammer Of The North
3. Black Sails
4. Mountains Be My Throne
5. Northern Star
6. The Lord Of Lies
7. At Midnight They'll Get Wise
8. Bond Of Blood
9. Savage Tales
10. Ravens Guide Our Way