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Anathema - "We’re Here Because We’re Here" (Kscope Records/Audioglobe)

Line up:

Vincent Cavanagh - Vocals, Guitars Daniel Cavanagh - Guitars, Vocals, Keyboards Jamie Cavanagh - Bass John Douglas - Drums Les Smith - Keyboards Lee Douglas - Vocals
 

voto:

8
 

recensione

Finalmente dopo sette anni di silenzio ecco arrivare il tanto atteso ottavo capitolo discografico degli Anathema. La band capitanata dai fratelli Cavanagh è reduce da un lungo periodo di pausa in cui fra un paio di DVD, qualche inedito ed un disco che rivisitava vecchi classici in chiave acustica aveva soltanto stuzzicato l’appetito dei fedeli seguaci del gruppo anglosassone. Per fortuna l’attesa di “We’re Here Because We’re Here” non è stata vana perché sin dalle prime tracce gli Anathema ci regalano un disco ispirato e continuo sotto il profilo della qualità del songwriting che come era lecito attendersi verte su sonorità alternative rock, post rock e tratti progressive. Rispetto alle precedenti pubblicazioni notiamo la presenza di atmosfere più solari e ariose a dispetto di una malinconia sempre presente ma meno oppressiva, come pure colpisce l’utilizzo delle voci femminili ad opera dell’ormai integrata Lee Douglas, inserita in maniera più armonica all’interno di quasi tutte le canzoni e non più relegata all’interpretazione solista di una/due canzoni come era accaduto in “Natural Disaster”. Il sound della band originaria di Liverpool non dimentica di buttare un occhio alle ultime interessanti scoperte della scena rock alternative anglosassone mostrando in più di un occasione riferimenti a Aerogramme e Oceansize più melodici, con progressioni di archi e chitarre circolari, senza dimenticare i Porcupine Tree, (sentite a riguardo “Get Out Get Off”), il cui leader Steven Wilson è responsabile del mixaggio dell’opera. La partenza è dettata dai sali e scendi emotivi innescati da “Thin Air”, bissata dall’ottima “Summernight Horizon” capace di ammaliare nella splendida apertura melodica del ritornello. Tinte pastello per “Dreaming Light”, ballata sognante ancora una volta baciata da una linea vocale immediata ma non banale. In “Evereything” gli Anathema ci mostrano il perfetto bilanciamento vocale fra Vincent e la sopraccitata Lee Douglas confermando di possedere un’intensità emotiva che ha pochi rivali nella scena attuale, mentre episodi quali “A Simple Mistake” e la conclusiva “Hindsight” denotano una vena progressiva confermata anche da divagazioni strumentali in bilico fra Porcupine Tree e Pink Floyd. “We’re Here Because We’re Here” conferma l’evoluzione degli Anathema in ambito rock sperimentale, la parola heavy metal è già stata abolita dal vocabolario della band molti anni fa, ma la qualità qui presente sotto forma di canzoni, merita l’attenzione di tutti gli amanti di musica emozionale a prescindere dal genere.

Recensione di Teospire

tracklist

  1. Thin Air
  2. Summer Night Horizon
  3. Dreaming Light
  4. Everything
  5. Angels Walk Among Us
  6. Presence
  7. A Simple Mistake
  8. Get Off, Get Out
  9. Universal
  10. Hindsight

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