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Accept - "Blood Of The Nations" (Nuclear Blast/Audioglobe)

Line up:

Mark Tornillo - voce
Wolf Hoffmann - chitarra
Herman Frank - chitarra
Peter Baltes - basso
Stefan Schwarzmann - batteria
 

voto:

8
 

recensione

A 14 anni dal buon “Predator”, tornano gli Accept ovvero una delle Heavy Metal band FONDAMENTALI per capire e amare la nostra musica.
Tornare nel 2010 con un nuovo cantante come Mark Tornillo, icona dello US underground, grazie alla sua militanza nei TT Quick, con un album sopra le righe quale “Blood Of The Nations”, marchiato a fuoco dell'Accept sound (pur senza il Colonnello Dirkschneider!) è la formula che spedisce di colpo la band di Solingen là, nell'olimpo dei grandi, demolendo senza patemi gli ultimi mediocri prodotti dei vari Maiden, Newtallica e compagnia milionaria...
Le circostanze della reunion e le sue dinamiche sono spiegate nell'intervista, umilmente raccolta dal sottoscritto e se avrete la pazienza di leggerla, spero risulti esaustiva sui motivi del ritrovato carisma degli Accept, presumo orfani, stavolta per sempre, di Herr Udo Dirkschneider!
Passo finalmente alla musica in senso stretto, dato che l'ora abbondante di “Blood Of The Nations” scorre senza intoppi merito dell'incredibile potenza e fruibilità del prodotto, espressa subito dall'opener “Beat The Bastards” e rimarcata con l'anthemico mid tempo di “Teutonic Terror”, del quale era già stato filmato un videoclip.
La cupezza di “The Abyss” ci riporta invece ai tempi di “Balls To The Wall” (album!), grazie anche al suo stacco melodico, squarciato dall'ottima prova del versatile Tornillo, che, parlando contro le mie convinzioni, riesce nella titanica impresa di non far rimpiangere il succitato e tarchiato singer di Germania.
E' tempo di title track ed ecco che “Blood Of The Nations” si fa notare per il suo bel riff spezzato e marziale, salvo accelerare con gli up tempo delle casse di Stefan Schwarzmann, smorza i toni invece “Shades Of Death”, bella e ritmata ma con un' intro al quale levare il giro di “pianola” non sarebbe stato assolutamente un reato!
Ci pensa “Locked And Loaded” a rialzare il ritmo del disco, grande speed song coi riffoni sostenuti dai veterani Hoffmann & Frank, impegnati a scambiarsi convenevoli ancor prima del temibile refrain, ben bilanciata quindi dalla seguente “Kill The Pain”, una sorta di “Winter Dreams” del nuovo millennio, tanto per legittimare un punto di contatto col capolavoro targato 1983. “Rolling Thunder” è l'ennesima super Accept song, possente, on your face ma senza trascurare la melodia, forse quella in cui il buon Mark fa più il verso all'inconfondibile e caustico Udo.
“Pandemic”, con un grande apporto dell'inossidabile Baltes, che puntella un riff già ricoperto d'acciaio è una di quelle canzoni che per la sua durata ti fanno scordare tutto, ascoltandola infatti, mi viene solo voglia di gridare e agitare per aria il mio fottuto pugno, sfido chiunque (o quasi) a trarre dalla semplicità tanta energia!
Echi lontani (ma non troppo!) di “Princess Of The Dawn” si riscontrano nell'andamento di “New World Comin'”, se l'autocitazione è di tale portata però, non si può che chiudere un occhio, anche perchè, ci pensa “No Shelter” a dare un ulteriore scossone a “Blood Of The Nations”, senz'altro uno di quegli album che dà sempre più soddisfazioni ad ogni ulteriore ascolto.
Il carillon di “Bocket Full Of Hate” cede spazio al conclusivo riff estratto dalle industrie metallurgiche della Westfalia, che sigla la fine delle ostilità per gli Accept “Mark III”.
E' doveroso quindi prendere sul serio gli Accept nel 2010, dando in primis fiducia alle doti di Mark Tornillo e, successivamente assimilando il valoroso “Blood Of The Nations”, ultimo capitolo di una storia gloriosa che mi auguro duri ancora a lungo, come sempre “riding on Teutonic terror”!!!

Recensione di Alessio Aondio

tracklist

  1. Beat The Bastards
  2. Teutonic Terror
  3. The Abyss
  4. Blood Of The Nations
  5. Shades Of Death
  6. Locked And Loaded
  7. Kill The Pain
  8. Rolling Thunder
  9. Pandemic
  10. New World Comin'
  11. No Shelter
  12. Bocket Full Of Hate

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