Nuova speranza nell’asfittico mondo dell’alternative? Sicuramente gli On a bridge of Dust, con questo promo, portano una nuova luce, seppur con alcuni distinguo, nel panorama alternative metal.
La band si forma nel 2009 grazie a Daniele Pasetto e Timothy Bertolini, e portando avanti la propria passione, coinvolgono anche Jacopo Frapporti e Gherardo Sabaini, loro stessi legati a quei suoni e quei gruppi a loro tanto cari, suoni che li porteranno ad incidere questo promo.
Tre tracce, dicevo, che vogliono mettere in chiaro l’amore di questa band per quegli umbratili suoni i cui alfieri sono i Tool gli A Perfect Circle, i Filter e in tempi più recenti i Three Days Grace; dall’iniziale “Recurring fault” il gruppo sciorina tecnica, forza e melodia, una compattezza molto importante in vista di prossime fatiche su più lunga distanza, con la voce di Timothy che si fa carico del “dolore del mondo” e colpisce per pathos e partecipazione.
In “The Reckoning”, la miscela di Tool, A perfect Cicle, Katatonia e ultimi Opeth non si smorza; si accentuano le melodie e, al contempo l’intrico di suoni creati dalle chitarre di Daniele e sempre di Timothy lo rendono il pezzo più convincente e convinto, veramente intrigante.
Il promo si chiude con “Outcast”, forse il pezzo meno azzeccato per questo promo; il fantasma dei System of a Down più malinconici e autoincensatori pervade la canzone, rendendola poco affine a ciò che di buono sinora si era potuto sentire dalla band, ma, non si può pretendere tutto e subito.
In definitiva, una band da tener d’occhio, il promo promette veramente cose egregie!
Recensione di Lorenzo C.
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