Ad aumentare la nutrita schiera delle band symphonic power nel belpaese arrivano gli Orion's Gate, formazione nata nel 2005 e uscita allo scoperto solo adesso con il suo primo EP "Last Days On Earth", un biglietto da visita contenente quattro pezzi che seguono il filone del proprio genere madre. Cantato femminile lirico e voglia di crearsi una propria identità sono i punti di forza di questi ragazzi, oltre alla bella voce di Arianna Neri infatti, la ricerca di un sound maturo e per niente prevedibile è percepibile lontano un miglio, la classicissima forma canzone viene qui abbattuta a favore di schemi maturi e azzardati in quanto meno semplici da proporre. Tuttavia il lavoro viene svolto con una certa naturalezza, soprattutto in due pezzi centrati sullo stampo vocale della singer come "No Trace Of Tomorrow" e "Nature", quest'ultima forte anche di ottimi accompagnamenti di basso e tastiere. Meno brillanti invece "To Die Alone", dove a tratti gli strumenti faticano a trovarsi , creando un suono abbastanza impastato, e "Reflection", pezzo non brutto ma a tratti insipido e leggermente spento. La produzione casereccia di certo poi non aiuta il livello complessivo dell'ascolto, penalizzando soprattutto la gia criticata "To Die Alone", che mi piacerebbe risentire sotto altre vesti. Comunque gli Orion's Gate hanno fatto dei primi passi apprezzabili, da premiare il fatto di non fermarsi a fare da semplice ed ennesimo vagone del treno Nightwish e al contrario di crearsi degli schemi su cui lavorare in futuro. Con questi presupposti e con una voce come quella di Arianna si semina bene, il prossimo raccolto sarà di conseguenza abbondante, o almeno si spera.
Recensione di Thomas Ciapponi
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