I Death Angel sono tornati e a pieno regime, dopo “Killing Season” arriva a solo due anni di distanza “Relentless Retribution”. Dico “solo” perché i cinque californiani hanno prodotto appena 5 album in 23 anni di carriera, intervallati da lunghe pause, scioglimenti e reunion successive.
Seppur non costanti nella loro produzione i Death Angel riescono sempre a creare album completi e in continua evoluzione, anche “Relentless Retribution” non è da meno.
L’album si apre con la title track una canzone violenta e tirata che risente molto dell’influenza del thrash americano creato dai Testament. La seconda traccia è, forse, il pezzo più coinvolgente dell’album , una lunga suite di quasi 8 minuti (difficile nel trash trovare canzoni che superino i 4) intitolata “Claws in so Deep”, lunga e tirata questa è un ottimo pezzo da proporre live anche per il virtuoso arpeggio finale che è l’ottimo trampolino di lancio per un Wall Of Death! Dopo una che si chiude in arpeggio è scontato che la successiva, “Truce”, sia un muro di batteria, e i Death Angel non deludono! Tutto Relentless Retribution è un viaggio attraverso il moderno death metal che attraverso canzoni teutoniche come “This Hate” e “Death of the Meek” rilancia i Death Angel nella fascia alta della scena internazionale.
Non vedo l’ora che arrivi il 15 dicembre quando loro, Kreator e Exodus atterreranno a Bologna per l’unica data nel nostro paese del Thrashfest 2010! Mi sa che come al Priest fest sarò stanco morto dopo il primo gruppo spalla! Bravi Death Angel, davvero un’ottima idea la reunion!
Recensione di Tommaso Bonetti
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