Settima uscita in casa Angra, una nuova release attesa da molti dove la band ha sintetizzato la sua storia degli ultimi anni, da quando cioé Falaschi è succeduto allo storico frontman Matos.
Parlando di Line Up "Aqua" vede il rientro dietro le pelli di Ricardo Confessori, un come back tanto inatteso quanto ben accolto da pubblico e critica.
A dire il vero molti sono quelli che auspicano un rientro dello stesso Matos ma a mio avviso oramai la lineup è più che completa ed il nome di Falaschi, dopo releases di valore quali "Temple Of Shadows" e "Aurora Consurgens", non può non rimanere indissolubilmente legato al moniker dell'act carioca.
"Aqua" non fa altro che andare ad aggiungersi alla serie di ottimi risultati in studio che la band ha ottenuto nel corso degli anni.
Da apprezzare il fatto che, nonostante il periodo non certo buono per il music business, Falaschi, Loureiro e compagni, hanno optato per la scelta coraggiosa ed ammirevole di mantenere un sound ricercato, sempre ovviamente a metà strada tra il power e il prog, andando contro le più rigide e scontate regole di mercato. Per questo semplice motivo il disco acquista ancora maggior valore, il livello artistico resta ovviamente indiscusso.
Non mancheranno quindi le fitte trame di chitarra di Loureiro, la voce calda e potente di Edu Falaschi che, in questa occasione, ha forse osato troppo sulle note alte, ma che nel complesso non delude mai.
Dieci tracce dove spiccano cavalcate speed come "Arising Thunder" e ballad strappa lacrime calde ed intense come "Lease of Life" dove il tocco artistico di Loureiro è inconfondibile.
Un lavoro certo imperdibile per i fan del gruppo. Diventa invece un buon punto di partenza, per chi ha da poco conosciuto la band cui consiglio di ripercorrere la storia magica degli Angra a ritroso.
Da segnalare l'uscita del disco in diverse versioni tra cui il pictured LP e il doppio digipack edizione limitata.
Recensione di Paolo Manzi
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