Ecco a breve giro di posta, il ritorno degli infaticabili Rosae Crucis, che chiudono il cammino intrapreso dodici anni or sono col demo “Fede Potere Vendetta”, che ha visto la luce come letale full lenght nel 2009 e che, dulcis in fundo, si ripresenta nella “Overlord Edition”, ovvero la versione in lingua inglese dello stupendo lavoro che abbiamo potuto apprezzare qualche mese fa!
Va anticipato che a livello strumentale nulla è cambiato, se non qualche ritocco in sede di post produzione, per rendere, se possibile, ancor più possente il sound dei capitolini, tutt'altra storia per le vocals di Giuseppe “Ciape” Cialone, il quale ha avuto un bel da fare nel ricantare completamente l'album, nel difficile compito di superare l'egregia prestazione della scorsa edizione.
Personalmente, ho gradito oltremodo le nuove parti narrate in idioma anglosassone, a cura del batterista (e che batterista!) Piero “Bohemian Moloch” Arioni, che conferiscono a brani quali “The Fall Of The False”, “Crusade”, per non citare “The Nemedian Chronicles” un' andatura ancor più solenne che in precedenza.
Curiosando qua e là nell'etere e sulla carta stampata, sembra che fans italiani e gli addetti ai lavori, siano propensi a preferire i pezzi in lingua madre, piuttosto che il “remake” analizzato in questa sede, io mi limito a sottolineare, per chi ha memoria breve, che il quintetto romano non è nuovo a questo “bilinguismo” musicale, ricordando il demo del 2001 “Bran Mak Morn” o ancora l'esordio su lunga distanza, “Worms Of The Earth”, entrambi nella lingua universale dell' Heavy Metal.
Tornando alla “Overlord Edition”, le novità più eclatanti, oltre a quelle già menzionate, sono un bel “Death To False Metal” pronunciato bellicosamente nella title track, una “Venarium” che vede la collaborazione di Chris Boltendahl, ugola che perfettamente si adatta all'epica andatura del pezzo e, in chiusura, una nuova traccia, “Yes We Tank”, marziale e Manowariana, polemica e battagliera, risulterà a mio parere ottima anche per chiudere i concerti!
Non posso escludere la soggettività da questa recensione, dato l'obbligatorio paragone con l'originale, posso assicurare però che “Blood Steel” risulta ancor più tagliente ed efferata con le nuove liriche, difficile da credere lo so, ma questa è la mia sensazione!
L'unico (minuscolo!) dettaglio, che va segnalato per dovere di cronaca, è il fatto che alcuni stralci della versione “nazionale” è stata mantenuta anche nei testi, come, ad esempio, il titolo “Fede Potere Vendetta” o la parte recitata che pone il sigillo su “Crusade”, probabilmente ritenendo che meglio si adattassero alla struttura delle canzoni stesse, mi azzardo a dire che forse (data anche l'evocativa prova dell'Arioni) tramutare il tutto “in english” non sarebbe stato affatto un peccato!
Beninteso che questo piccolo appunto non inficia assolutamente il prodotto “Fede Potere Vendetta-Overlord Edition”, data l'elevata qualità che lo accompagna per tutte e nove le songs, mi appresto ad augurare ai Rosae Crucis una fetta di notorietà anche all'estero, sfruttando appunto l'appeal della lingua inglese, per far breccia nei cuori di Defenders avvezzi a tali sonorità, in particolare i kids tedeschi, greci e spagnoli che, con un'adeguata diffusione, saranno obbligati (finalmente!) ad annoverare tra i gruppi italiani che contano, al fianco di altri e meritevoli acts, anche la Rosa Croce...
YES, YOU TANK!!!
Recensione di Alessio Aondio
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