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recensione

Rabbia, furia e disperazione pura trasudano da queste undici tracce a nome Amassado; la band parte brasiliana parte italiana, ci investe con la sua portentosa carica di metallo fuso, di sangue e fango melmoso e ci trascina negli abissi a loro congeniali.
La Furia dissennata dei Napalm Death, la chirurgica cattiveria dei Fear Factory e l’insensata brama di sangue degli Asesino è la mistura purulenta di questo disco; non sono un grande estimatore del genere, ma quando ti ritrovi nelle orecchie tale prodotto non puoi non notarne il valore.
Da “Fala Agora” a “Puta” non c’è un attimo di respiro, violenza, potenza dove X-Coc e Jairo Vasquez, rispettivamente chitarra,batteria e basso, travolgono l’ascoltatore, la voce di Suron Caspar “condisce” il tutto con furia belluina!
“Ali Tem a Saida” rivela la sua brutalita’ ma anche sprazzi di tecnica da parte di Jairo Vasquez, con un passaggio di basso che ricorda i FNM, e in un disco come questo non è poco!
In “Amazonia”, nel suo svolgimento seppur violento e intransigente trova cinque secondi cinque di completa quiete, con un passaggio di chitarra acustica che ricorda quanto ancora il mondo e la cultura dell’america latina sia presente nelle loro tormentate tracce!
Elencare i quattro pezzi che concludono l’album sarebbe una sterile disamina, da dire solo che la furia resta sempre padrona del campo, da “Fobia” a “Lobotmizado” sino a “Boca Calada”!
Se i cancelli dell’inferno avessero bisogno di guardiani, dopo questo Coraçao Enterrado, sappiamo a chi potrebbero essere affidate le chiavi!

Recensione di Lorenzo C.

tracklist

1. 1. Fala Agora
2. 2. Garganta cortada
3. 3. Amassado
4. 4. Puta
5. 5. Tiroteio Assassino
6. 6. Ali Tem a Saida
7. 7. Amazonia
8. 8. Fobia
9. 9. Sombras do esqueiro
10. 10. Lobotomizado
11. 11. Boca Calada