Imaad Wasif è un cantante/compositore di Vancouver conosciuto ai più per aver contribuito alla colonna sonora del bellissimo film “Where The Wild Things Are” (in Italia tradotto come “Nel Paese Delle Creature Selvagge”). Oggi arriva il suo terzo lavoro solista, un disco pensieroso ed onirico, intricato nell’esprimere pensieri ed emozioni e che si pone a distanza considerevole da quello che viene comunemente definito heavy metal. Per intenderci, Imaad Wasif si muove su coordinate care ai grandi cantautori americani quali Patti Smith, Nick Cave ed anche Bob Dylan. Eppure un parallelo si può effettuare tra il genere proposto dall’artista canadese e quello che potete trovare solitamente su queste pagine, viste realtà avanguardistiche partorite negli ultimi anni dalla scena come Alcest et similia. La miscela di folk e rock apre porte dell’animo che spesso restano chiuse e viene da considerare “The Voidist” un album molto cinematografico, in quanto fornisce una colonna sonora più che adeguata per dei sogni di grande spessore intellettuale.
La malinconia è, comunque, l’emozione principe dei brani che compongono il disco e lascia spazio solo poche volte ad una sensazione di speranza, subito soppiantata da un alone di tristezza ed impotenza. L’impronta indie-rock è in ogni caso ben presente e si sente il retaggio della carriera del Nostro in una formazione come gli Yeah Yeah Yeahs, anche quando fa capolino qualche chitarra distorta, pur sempre una rarità.
“The Voidist” è un album da capire, oltre che da ascoltare e quindi richiede una certa predisposizione contraria alla logica del consumo di musica attualmente in voga. Se siete disposti a concedere un po’ di tempo e qualche ascolto ripetuto, sarete ripagati da un disco decisamente ben fatto la cui parola d’ordine è emozione. Se invece avete in testa solo il metal (e non è necessariamente una cosa cattiva, sia chiaro) e tutto il resto non lo considerate, state pure lontano da “The Voidist”, un lavoro che certamente non fa per voi.
Recensione di Andrea "Thy Destroyer" Rodella
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