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Paul Gilbert - "Fuzz Universe" (Mascot Records/Edel)

Line up:

Paul Gilbert – Guitar
Craig Martini – Bass
Jeff Bowders – Drums
Emi Gilbert – Keyboards
 

voto:

6,5
 

recensione

Ultimamente sembra che Paul Gilbert ci abbia preso gusto a fare album strumentali. “Fuzz Universe” è il terzo lavoro di questo tipo e, sinceramente, per quanto la tecnica del Nostro sia sopra le righe e ricca di trovate sorprendenti e mai banali, il tutto sta mostrando un po’ la corda. Ovviamente questo discorso non vale per i maniaci della chitarra, quelli che di un album considerano solo gli assoli e saltano a piè pari tutto il resto, ma per l’ascoltatore “medio”, quello cioè che chiede ad un album solo di esser piacevole e di rispecchiare magari le emozioni che sta provando in quel momento, i dischi strumentali lasciano spesso il tempo che trovano. Gilbert, nella fattispecie, ci aveva sempre abituato bene con dischi di valore e splendidamente interpretati dalla sua voce così personale e calda, ma se gli esperimenti di “Get Out Of My Yard” erano piaciuti e non erano affatto forzati (la copertina, così come quasi tutte quelle di Paul, era stupendamente azzeccata), in “Fuzz Universe” si rischia di dare in pasto all’ascoltatore troppe note. La carne al fuoco, infatti, è tantissima e si passa dall’hard rock (l’iniziale titletrack) alla fusion (“Propeller”) fino ad approdare alla musica classica (“Bach Partita In Dm”), ormai tradizione consolidata dell’artista americano, il quale ci aveva deliziato in passato anche con Haydn.
Il problema di questo disco, quindi, è quello di essere sempre in bilico sulla sottile linea che delimita l’essere un genio o un folle e, di conseguenza, l’essere o meno apprezzato dal pubblico. È comunque da tenere in considerazione che non si tratta di un lavoro brutto o disprezzabile, ma solo di difficilissima assimilazione e comprensione, tanto da risultare noioso dopo qualche ascolto ripetuto. Detto questo, se siete dei maniaci della sei corde, questo lavoro fa decisamente per voi, ma diversamente il consiglio è quello di continuare tranquillamente a passar sopra all’ultima uscita del Paul Gilbert solista e di attendere con trepidazione per l’arrivo del nuovo disco dei Mr. Big.

Recensione di Andrea “Thy Destroyer” Rodella

tracklist

  1. Fuzz Universe
  2. Olympic
  3. Count Juan Chutrifo
  4. Bach Partita in Dm
  5. Blue Orpheus
  6. Will My Screen Door Stop Neptune
  7. Propeller
  8. Don't Rain on My Firewood
  9. Plastic Dracula
  10. Blowtorch
  11. Mantra the Lawn
  12. Batter Up

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