Fieri della propria formula oramai consacrata e indomabile tornano sulle scene i Legion Of The Damned, una di quelle band che odi o ami, che si prendono o si lasciano, senza mezzi termini e senza giri di parole superflui. In circolazione da cinque anni questi olandesi hanno la spaventosa media di una pubblicazione per annata, una collezione di dischi praticamente tutti identici tra loro e tutti quanti sotto l’egidia della Massacre Records, label che ha sempre supportato al meglio questo progetto. Dunque cosa aspettarsi da "Descent Into Chaos"? Esattamente quello che ci si aspetterebbe da "Sons Of The Jackal" o "Cult Of The Dead", quel thrash/death privo di ogni tipo di sperimentazione, vestito solo della sua pelle dura come l’acciaio della rabbia primordiale che cova da sempre in questo tipo di genere. Si picchia duro quindi (tanto per cambiare), non si guarda in faccia a nessuno e si sforna l’ennesimo lotto di tracce dalla media durata votate alla violenza pura, partendo da "Night of the Sabbath", che ci fa subito capire come girano le cose. Headbanging e pogo, questa formazione non ha nient’altro da offrire, e non a caso anche in questo capitolo a fare da padroni sono gli uptempo rocciosi e di stampo slayeriano, come ad esempio Holy Blood, Holy War, slayeriana anche dal titolo, e la distruttiva "Killzone", un autentico abuso di cattiveria. Insomma le parole che si possono spendere sui Legion Of The Damned sono equamente proporzionali alla varietà dalla loro proposta, una di quelle che per farsi godere al massimo ha bisogno di essere ascoltata senza troppe pretese e col solo scopo di lasciarsi coinvolgere, ora e probabilmente per sempre. Dicevamo appunto, prendere o lasciare.
Recensione di Thomas Ciapponi
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.