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recensione

Sono passati quasi nove anni da “Alive Just Breathing” e i principali artefici di quel gioiello uscito sotto il nome Killswitch Engage si ritrovano oggi per dar vita ad un seguito utilizzando il monicker Times Of Grace. Inutile sottolineare che il progetto ideato secondo le indiscrezioni dallo stesso leader dei KE Adam Dutkiewicz, attraversato da un periodo di iper-ispirazione durante la pausa forzata per infortunio, puzza di bruciato, perché come ben saprete nel frattempo la fortunata band statunitense ha continuato con successo la propria attività con Howard Jones alla voce e il richiamo del singer originale Jesse Leach sembra la più classica delle scuse per trovare nuove fonti di reddito. “The Hymn Of A Broken Man” infatti è stato composto interamente dal chitarrista Dutkiewicz e il genere proposto sembra una versione leggermente più melodica dei pluricitati Killswitch Engage, in cui gli ormai caratteristici episodi metalcore lasciano talvolta posto a più rilassate composizioni di moderno hard rock. Tralasciando questa poco attraente cornice a livello compositivo non possiamo esimerci dal lodare la penna di Adam che pur con un pizzico di freddezza, lascia il segno su un songwriting forse scontato ma altresì convincente. Gli ingredienti che hanno creato il fenomeno metal core ci sono tutti, dalle dolcissime melodie rallentate nei refrain portanti di “Willing” e “Live in Love” alle sfuriate presenti in “Where The Spirit Leads Me”, fino al groove marziale dell’opener “Streaight In Number”. Immancabili le cascate di arpeggi come ci dimostra “Until The End Of Days”, ma i Times Of Grace prima del finale sanno regalare anche qualche piccola variazione al tema con le tinte soffuse dell’ottima “The End Of Eternity”, le influenze folk dell’acustica “The Forgotten One” e il climax apocalittico ravvisabile in “Fight For Life”. Inutile a questo punto discutere la sincerità dell’opera, “The Hymn Of A Broken Man” rappresenta un tributo al metalcore da parte di chi lo ha inventato; la quantità di riff spigolosi e aperture melodiche che solo in pochi nel genere sanno concepire con tale maestria, unite al ritorno in scena di un Jesse Leach in splendida forma, fanno di questo debutto un disco imperdibile per gli amanti del genere.

Recensione di Teospire

tracklist

1. Strength In Numbers
2. Fight For Life
3. Willing
4. Where The Spirit Leads Me
5. Until The End Of Days
6. Live In Love
7. In The Arms Of Mercy
8. Hymn Of A Broken Man
9. The Forgotten One
10. Hope Remains
11. The End Of Eternity
12. Worlds Apart
13. Fall From Grace