Qualità, determinazione e un pizzico di fortuna, queste sono le parole che descrivono a grandi linee gli As Likely As Not, giovane formazione della provincia di Sondrio attiva da poco più di un anno ma con gia un buon numero di concerti live sulle spalle, sufficenti per maturare quel che basta per convincersi di debuttare a livello discografico. Dopo essersi armati di buona volontà ecco quindi uscire sotto l’egidia della The Execution Kollective questo "Stand Up And Nerve", registrato in patria e mixato da Pelle Seather in Svezia per poi venire masterizzato da un certo Goran Finnenberg, guai a chi non lo conosce. Forti di una produzione nitida e al passo coi tempi, questi ragazzi ci propongono un death metal di chiara matrice Gothenburg, vicino alle ultime produzioni degli At The Gates e all’intero operato dei The Haunted, con qualche piccolo richiamo alla freddezza dei Dismember e quel tocco moderno tipico degli Heaven Shall Burn, un mix assassino che rimanda inevitabilmente a questi mostri sacri ma che viene qui plasmato a dovere con una certa personalità, bilanciando il tutto con una manciata di elementi elettronici ben introdotti e quella vena schizzofrenica che rende imprevedibili i singoli pezzi della tracklist. Il duo d’apertura rappresenta al meglio lo scheletro di questa interessante e onesta proposta, "Designed Love" e "Realization" sono infatti due sassate portate avanti dalle ritmiche post-thrash incalzanti che si chiudono poi in taglienti refrain, dove le chitarre-motosega della coppia Chicco-Bon si impadroniscono del primo piano assieme allo scream del vocals Andrea, spalancandosi poi in possenti ripartenze. "My Last Confession" è forse il miglior pezzo del lotto, anche qui la sopracitata formula prende volto e si valorizza ulteriormente grazie a un buon testo e a dei cambi di tempo su cui in futuro si potrebbero ritagliare delle ottime idee. Il volto più moderno e sperimentale della band lo si trova in "Red Fleer", che nasce come bordata groovy per poi evolversi in una suite strumentale di memoria opethiana, spezzata poi da un intermezzo musicale che introduce la parte finale dell’ascolto, dove troviamo la corposa e strutturata "Inhale Exhale" e la non brillante "Nerving Empathy", resa forse meno godibile vista l’eccessiva staticità rispetto agli altri episodi del lotto. Gli oltre sei minuti di follia elettronica di "Omega" chiudono dunque un disegno dalle diverse sfumature, a cui manca solo quella necessaria esperienza di gruppo che giungerà presto col tempo. Se è vero che un solo disco è troppo poco per valutare complessivamente una band, è anche vero che con "Stand Up And Nerve" gli As Likely As Not hanno dato una forte prova di personalità, sfruttando al meglio le armi a disposizione per imboccare nel migliore dei modi la propria via. Noi personalmente vi invitiamo a tenere d’occhio la loro proposta, a volte le sorprese arrivano da chi meno te lo aspetti.
Recensione di Thomas Ciapponi
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.