Il portale della musica Heavy Metal

www.holymetal.com
 
 
sei in Home » Recensioni » Dreamhunter - "Roll Back" (My Graveyard Productions/***)
elenco recensioni

Dreamhunter - "Roll Back" (My Graveyard Productions/***)

Line up:

Michele Gusmeri: voce
Andrea Gusmeri: chitarra
Emanuele Bresciani: chitarra
Andrea Verginella: basso
Federico Loda: batteria
 

voto:

7,5
 

recensione

Torna il Cacciatore di Sogni, dopo “The Hunt Is On”, risalente ormai a cinque anni or sono, il quintetto bresciano è di nuovo in pista con “Roll Back”, concept sulla vita e la morte, narrato in senso contrario, addentriamoci quindi nel mondo Progressivo di questa opera.
Innanzitutto va detto che Federico Loda, sostituto di Marco Bottazzi, non fa rimpiangere proprio nessuno, grazie al gusto, mai fine a se stesso, col quale affronta le partiture in tutto questo viaggio a ritroso.
Dopo la soffusa intro “My Beginning”, “The Night I Left” ci fa capire subito le coordinate stilistiche dei Dreamhunter, rivolte ai soliti Dream Theater, qui “citando” “Strange Deja Vu”, complice il riffing spezzato che accompagna le strofe emozionanti di Michele Gusmeri, marcia in più di questa giovane band.
Il gruppo di Long Island è solo un riferimento per i nostri, poiché appaiono già maturi per non dover guardare troppo ai paragoni, infatti il mood di ogni brano è differente, dovendosi adattare alle molteplici fasi dell’esistenza umana, quindi se la title track risulta più settantiana, ecco che “Superstition” è puntellata da giri di chitarra molto Heavy, a cura dell’accoppiata Andrea Gusmeri/Emanuele Bresciani.
Proseguendo oltre l’avventura di una vita, il particolare che a mio avviso convince maggiormente è, come dicevo poco fa, il saper trasmettere ciò che le liriche stanno dicendo, non solo per le capacità interpretative di Michele ma, cosa non da poco, del taglio scelto di volta in volta per descrivere i brani, struggenti ed in crescendo come in “The First Time I Met Her” o, addirittura “funkeggianti”, sentire l’incipit di “The Middle” per credere!
Le ruote del destino girano ancora in senso contrario per i Dreamhunter e, se “Honest World” si rivela ariosa e solare, “New Chance” è acustica e soffusa, corale e appassionata, adatta per staccare dalla (ovviamente) preponderante elettricità di “Rollback”.
La sei corde acustica non è abbandonata nemmeno nella seguente “Try Again”, che però vive dell’alternanza con sfuriate e passaggi prettamente Prog Metal, sulle quali sia le chitarre che la sezione ritmica (d’obbligo citare anche il bel tocco mai invasivo del Verginella) rispondono alla grande.
Il break, di nuovo acustico, contenuto in “Memories Of The Hunter”, rimanda al Progressive inglese dei Jethro Tull, ma è solo qualche secondo prima che il tutto si mescoli tra poderosi riff, passaggi intricati e di nuovo le grandi vocals di Michele Gusmeri, che trova sempre la bussola nel dedalo di cambi di intensità targati Dreamhunter.
Dopo l’accoppiata di tracce che personalmente ho prediletto in questo “Roll Back”, perchè simbolo di quello che deve saper coniugare il Prog Metal, ovvero una indiscussa preparazione tecnica, unita alla capacità (non scontata!) di scrivere brani fruibili, è la volta di “Small Gods”, ambiziosa e tragica, ma ancora una volta riuscita, prima che la celestiale instrumental “Sunshine” chiuda il disco.
In definitiva e, con la massima onestà, se anch’io, non certo noto per amare alla follia il Metal Progressivo, ho apprezzato in toto “Roll Back”, che, ripeto, vive prima di canzoni che di tecnica, posso presupporre che, se finisse in mano di chi è realmente esperto di questo genere, i Dreamhunter si troverebbero la fila di gente sotto casa per i ringraziamenti, quindi, anche in questo caso, quando i mostri sacri arrancano, è sempre l’underground che ci risolleva!


Recensione di Alessio Aondio

tracklist

  1. My Beginning
  2. The Night I Left
  3. Roll Back
  4. Superstition
  5. The First Time I Met Her
  6. The Middle
  7. Honest World
  8. New Chance
  9. Try Again
  10. Memories Of The Hunter
  11. Small Gods
  12. Sunshine

Archivio Foto

 

Recensioni demo

Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.

Wofango Patacca

Segui le avventure di Wolfango Patacca il boia di holymetal.com