Il portale della musica Heavy Metal

www.holymetal.com
 
 
sei in Home » Recensioni » All Shall Perish - "This Is Where It Ends" (Nuclear Blast Records/Warner Bros)
elenco recensioni

All Shall Perish - "This Is Where It Ends" (Nuclear Blast Records/Warner Bros)

Line up:

Mike Tiner - Bass
Beniko Orum - Guitars
Hernan Hermida - Vocals
Adam Pierce - Drums
Francesco Artusato - Guitars
 

voto:

7,5
 

recensione

Non avevamo visto troppo di buon occhio la precedente fatica degli All Shall Perish, "Awaken The Dreamers" ci era sembrato infatti una sorta di confusionario tentativo per cercare di sganciarsi timidamente dal filone di band deathcore che da qualche anno a questa parte sta invadendo l’intera scena con dischi scialbi e fini a se stessi. Avevamo sbagliato, ce lo dimostra ora il qui presente "This Is Where It Ends", pregevole lavoro dotato finalmente di quel pizzico di esperienza musicale in più che con i tre precedenti full-lenght mancava vistosamente a questa giovane formazione, rafforzata dall’ingresso in line-up di due nuovi membri. Il primo, Adam Pierce, risulta preparatissimo ad ogni tipo di ritmica, che sia elevata o più cadenzata il risultato della sua prova sbagarlia l’intera concorrenza dei suoi ex colleghi. Il secondo, Francesco Artusato, dal notevole reparto tecnico riesce a dare quel tocco di classe aggiuntivo al guitar-work dell’intero lotto, sfoggiando una prova al limite dello shredding ma allo stesso tempo schiacciante e mai fuori contesto dai canoni standard del genere. Parlando più nello specifico di questa quarta fatica il suo pregio è sicuramente quello di portare a termine le idee che zoppicavano nel suo predecessore: i soliti power chords, breakdown e doppia cassa furiosa come tradizione vuole sono si presenti ma non fondamentali in quanto la band è abile nell’usarli come punto di partenza per il suo nuovo gioco di prestigio, un gioco che comprende tecnicismo sfrenato, numerosi innesti groovy, aggressività tipicamente deathcore e un gusto della melodia lontano da ogni tipo di banalità. Vengono giostrati bene questi elementi, tanto quanto basta per non far appesantire i 12 pezzi presenti nel lotto, diciamo non proprio pochi, tutti sulla stessa falsariga ma resi variegati dalle peculiarità sopra descritte e più nello specifico da un lavoro di chitarra molto convincente, che siano assoli, ritmiche, arpeggi o chorus invitanti. Menzione specifica per un pezzo in particolare: "The Past Will Haunt Us Both" racchiude al meglio l’essenza di questo disco divertente e dinamico, un pezzo maturo come mai lo si era sentito prima d’ora dalla band, arrivata qui alla sua più totale conoscenza dei propri mezzi. Chi è schiavo dell’ingiustificabile pregiudizio che purtroppo accompagna da sempre band di questo genere allora farà meglio a starne alla larga, per gli altri una release da non lasciarsi perdere

Recensione di Thomas Ciapponi

tracklist

  1. Divine Illusion
  2. There Is Nothing Left
  3. Procession Of Ashes
  4. A Pure Evil
  5. Embrace The Curse
  6. Spineless
  7. The Past Will Haunt Us Both
  8. Royalty Into Exile
  9. My Retaliation
  10. Rebirth
  11. The Death Plague
  12. In This Life Of Pain

Archivio Foto

 

Recensioni demo

Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.

Wofango Patacca

Segui le avventure di Wolfango Patacca il boia di holymetal.com