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Fleshgod Apocalypse - "Agony" (Nuclear Blast/***)

Line up:

Paolo Rossi - Bass, Clean Vocals
Francesco Paoli - Drums, Guitars, Vocals Cristiano Trionfera - Guitars, Vocals, Orchestral Arrangements
Tommaso Riccardi - Vocals, Guitars
Francesco Ferrini - Piano
 

voto:

8
 

recensione

Dopo l’ottimo “Oracles” del 2009 e il mini cd “Mafia” dello scorso anno ecco finalmente tornare sul mercato i romani Fleshgod Apocalypse, che rilasciano il nuovo “Agony” per la prestigiosa etichetta tedesca Nuclear Blast (aggiungo: un bel colpo per entrambi).
Dopo l’ottimo riscontro del debut le aspettative per questo nuovo lavoro erano logicamente alte, per fortuna i nostri non hanno tradito le attese, con un lavoro che crea ulteriori buone prospettive per il futuro della band, a partire, come scrivevo sopra, dal deal con la Nuclear e soprattutto per l’ispirazione e l’ottimo lavoro svolto che salta subito alle orecchie dell’ascoltatore.
Rispetto a “Oracles” le cose sono leggermente cambiate, non aspettatevi alleggerimenti, quello no, ma si è ulteriormente sviluppato il lato sinfonico, potrei fare un paragone con i grandi Septicflesh come modo di intendere la musica estrema, specificando bene però che le proposte delle due band di base sono diverse, semplicemente la parte sinfonica è ora un elemento importante tanto e quanto gli strumenti più classici nel sound del quintetto romano, non è più un semplice arricchimento, cosa che magari farà storcere leggermente il naso a qualcuno che gradisce il death più classico, ma ascoltando “Agony” si capisce che i Fleshgod Apocalypse sono una band in piena evoluzione ed è giusto che seguano la loro strada, soprattutto se il livello qualitativo è questo.
Il disco dovrebbe essere un concept, musicalmente i nostri offrono un’ottima varietà e dimostrano di possedere mezzi tecnici non indifferenti, senza però perdere mai di vista la “forma canzone”, diciamo che “Agony” va gustato nella sua interezza, non starò infatti a citare canzoni migliori ecc…, tutto il disco suona maestoso e potente tra stupende parti sinfoniche, assoli e anche tanta brutalità. “Agony” si lascia ascoltare che è un piacere, sarà una bella sfida per i nostri riproporre il tutto su un palco, ma sono sicuro che si dimostreranno all’altezza, avendo già avuto modo di vederli in azione negli anni scorsi.
Anche a livello di produzione il lavoro svolto presso i 16th Cellar Studios si dimostra ottimo, il disco suona che è una meraviglia.
Passo agli unici difettucci che mi sento di elencare, per primo non mi hanno sempre convinto le clean vocals, da questo punto di vista penso che si può migliorare, secondo e completamente superfluo il cambio di logo, ok che ora è leggibile, ma quello vecchio era molto meglio, così come la copertina del disco, non paragonabile a quella splendida di “Oracles”, ma ripeto, queste sono cose assolutamente non importanti.
Per chiudere grandi Fleshgod Apocalypse, è un piacere ascoltare un disco di questo livello e sapere che lo sta suonando una band italiana, speriamo se ne accorga più gente possibile!

http://www.myspace.com/fleshgodapocalypse

Recensione di Max

tracklist

  1. Temptation
  2. The Hypocrisy
  3. The Imposition
  4. The Deceit
  5. The Violation
  6. The Egoism
  7. The Betrayal
  8. The Forsaking
  9. The Oppression
  10. Agony

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