Questo disco promozionale dalla band Bellunese è il preludio al nuovo "Belo Donum, Echoes From The Past" in uscita ad Ottobre. Le due tracce contenute sul disco, completo di note biografiche, testi, nonchè di foto promozionali e video-trailer del full-length, sono un ottimo antipasto del successore di "CreHated From No_Thing", disco che già nella sua brutale veemenza unita ai testi nihilistici della formazione nostrana, aveva fatto trasparire l’aggressività e l’odio che pervade le musiche dei DXT. L’abbandono della modernità e della tecnologia si combina ora con la tradizione montanara delle Dolomiti, terra natìa di questi cinque ragazzi che realizzano quindi un concept dedicato alle loro montagne ed alle storie che esse raccontano.
"I Was" è il dialogo di un alpino morto in trincea combattendo contro il nemico Austriaco, che annuncia la narrazione di miti e leggende della sua terra, le Dolomiti appunto. Citando tra le righe l’album di debutto, questo brano non è altro che il preludio a quel che viene poi nel resto dell’album, "The Legend of Càzha Selvàrega" infatti racconta di streghe e demoni delle tradizioni passate che marchiano le montagne del Bellunese. Un viaggio nei miti di queste aree suggestive ed impervie che hanno scatenato da sempre l’immaginario dei loro abitanti.
Musicalmente rispetto al disco di debutto il sound dei DXT si evolve ulteriormente, diventando più aggettante nelle sue atmosfere cupe, rimodellandosi poi in cori e parti più melodiche grazie anche all’uso di strumenti tradizionali e folkloristici che rispecchiano questo ritorno alle origini. Le chitarre, velenose e graffianti come sempre, ben incalzano nei ritmi veloci accompagnando la voce ruvida di Alberto “Ciardo” Da Rech, che racconta con tutta la sua cattiveria queste storie della sua realtà locale. I testi in parte in italiano fanno sentire ancora più vicino a noi questo concept, dando un senso di appartenenza al tutto, e la varietà stilistica delle composizioni, come si sente dal trailer, dà una buona impressione su questo lavoro di prossima uscita, ovviamente in attesa del full-length.
"Belo Donum" promette di elevare al gradino successivo quanto visto fin’ora dai DXT, e queste "gocce di pietra" non sono che un piccolo antipasto. Ci auguriamo che il disco mantenga queste aspettative!
Recensione di Marco Manzi
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