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recensione

I Death Schytes da Parma irrompono sulla scena black tricolore con un bel demo di black death melodico.
La furia dei Dissection, l’impronta melodic death scandinava di stampo Dark Tranquillity, periodo di “The Gallery” , e la qualità peculiare di mescolare furia e melodia degli Insomnium.
I nostri si formano nel 2006 e, dopo cambi di lne-up e aggiustamenti nel genere e nella forma canzone della loro furia, decidono di registrare questo demo di tre tracce.
L’aprtura con The Triumph” è azzeccata; l’incedere è ferino, scevro da ampollosità e da orpelli inutili, la furia di Max e della rutilante sezione ritmica è “mitigata” dalle due asce che non smettono mai di sciorinare riffs su riffs, estremamente interessante il break centrale, dove le due asce ricordano le trame piu’ belle di quell’era, cioe’ l’ondata scandinava dei primi anni ’90.
“The warrior is not dead” presenta i nostri sempre compatti e potenti, non c’è spazio per null’altro che non sia velocita’, potenza e furia; il break centrale qui riesuma certi riffs che solo i migliori Accept fecero risuonare negli 80’s, sottolineando che le radici sono ben piantate nel passato, e questo non puo’ che far bene al gruppo.
La chiusura di “Deus ex machina” è una traccia piu’ che degna di essere inserita in questo demo; qui la furia e la violenza la fanno da padrone, nessuno scampo all’ascoltatore, la ferina voce di Max non da’ tregua e Ewodd martella come un ossesso le sue pelli; le asce si scambiano rasoiate al vetriolo; un demo che fa sicuramente meritare un bel voto ai nostri blacksters tricolori.

Recensione di Lorenzo C.

tracklist

1. 1. The Triumph
2. 2. The Warrior is not dead
3. 3. Deus ex machina