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recensione

Sono rimasto a bocca aperta dopo aver sentito l’esordio degli italianissimi Evergazed Eternity; il loro esordio per ora solo digitale e appoggiato dalla Spider Rock Promotion è il classico fulmine a ciel sereno!
Un disco che loro definiscono di gothic dark metal, ma che ha anche come numi tutelari sicuramente gli Evergrey di Tom S.Englund; una registrazione impeccabile grazie a Marco Ribecai e un mastering curato da Goran Finnberg in Svezia, sottolineano la grande prova di maturità del duo, si avete sentito bene, duo tricolore.
La band è composta da Valeria Salerno, voce che ricorda in piu’ di un occasione l’ultima cantante dei Thratre of Tragedy Nell, o anche la nostrana Cristina Scabbia o la cantante dei Tristania Vibeke Stene, mentre ai synth troviamo Giovanni Ferranti, che sa creare atmosfere grevi e plumbee o che giocando con i samples riesce a dare quella punta di “electro” che non guasta assolutamente nell’economia delle canzoni.
“no Regrets” e “insane” sono canzoni costruite per entrare subito nel cuore dell’ascoltatore, chitarre potenti, melodie non semplici ma vincenti, una coesione di intenti con anche i guest a chitarra e batteria che rendono il tutto estremamente vincente! Un bellissimo mix tra gli Evergrey di “A Glorious Collision” e i Theatre of Tragedy di “Storm” o i Within Temptation del loro primo ep!
“Crumblin” potrebbe essere sfuggito al repertorio dei Theatre of Tragedy del periodo “Velvet Darkness they fear” e nessuno potrebbe aver nulla da obiettare; l’arma vincente qui è sempre la voce di Valeria, che passa da toni fanciulleschi alla Liv Kristine per riprendere con il suo cantatato ben piu’ marcato e maturo, il tutto sull’ottima struttura creata da Giovanni coi suoi synth e le sue tastiere.
“in a Corner” nel quale compare come guest vocals Terence Holler degli Eldtrich, non so perché, non so cosa sia, la formula risulta meno azzeccata ma sia la struttura del pezzo che la qualità compositiva rendono degna la presenza sul cd.
Se si dovesse cercare un “singolo” da poter usare come apripista, come grimaldello per le orecchie del pubblico, anche quello italiota (quello che compra gli Evanescence ma non compra i Lacuna Coil perché li passano poco in TV), potrebbe essere “in Vain”, melodie accattivanti, la giusta rabbia nei riffs, passaggi estremamente “catchy” in piu’ di una parte, la voce di Valeria che ti trasporta e fa sognare, una prestazione davvero convincente da parte di tutti i guest e il tutto infiocchettato da trovate illuminanti di Giovanni.
“live to Tell” song di Madonna, qui viene presa e trasformata, piegata al volere di Giovanni e Valeria, messa alla frusta, rivoltata come un guanto e forgiata in una umbratile canzone che la regina del pop 80’s non avrebbe il coraggio di definirsene la genitrice, destabilizzante.
“The Hive” mix di melodia e potenza, incontro tra i Theatre of Tragedy e i Kari Rueslatten, l’indimenticata cantante dei Thrid and the Mortal, la rabbia e la forza dirompente dei riffs e della sezione ritmica mescolata all’aggraziata voce di Valeria e alle incursione dei synth molto “electro”, molto vicino alle ultime perfomance su disco della cantante norvegese.
Per chiudere una recensione che vede incensati gia’ a dovere gli Evergaze Eternity, voglio solo sperare questo debutto digitale si trasormi al piu’ presto in un debutto anche su formato fisico e che le visioni di Valeria e Giovanni abbiano il giusto tributo di attenzione da parte di critica e pubblico!

Recensione di Lorenzo C.

tracklist

1. No Regrets 4:32
2. Insane 4:51
3. Crumbling 5:10
4. In A Corner (feat. Terence Holler, Eldritch) 3:56
5. In Vain 4:52
6. Live To Tell (Madonna cover) 5:12
7. The Hive 6:04
8. Memories 3:34
9. Still Waiting 4:17
10. Uninvolved 2:32