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recensione

I Fozzy saranno conosciuti ai più per via del fatto che il loro cantante è Chris Jericho, noto wrestler della WWF, la federazione americana. Va comunque specificato che Chris è un membro fondatore del gruppo nato già circa 20 anni fà ma giunto solo ora al 3° album, il primo con materiale completamente inedito. Infatti i primi 2 erano per lo più album di cover ma che garantirono comunque al gruppo una buona fama mondiale, con molti passaggi su Mtv e partecipazioni a più e più festival, grazie più alla loro curiosa storia che alle loro effettiva capacità.
"All that Remains" ci viene presentato come un disco hard rock ma per me di hard rock non ha molto, forse ho io una concezione più vecchio stile dell'hard rock ma questo cd si avvicina più alla frangia più melodica del crossover odierno che all'hard rock più classico. Infatti i ritornelli son molto orecchiabili e le parti di chitarra di hard rock non hanno molto. La voce di Jericho non è eccelsa dal punto di vista tecnico ma il suo lavoto dietro al microfono si adatta bene a un cd di piacevole ascolto, che scorre bene ma che non lascia niente data la totale impersonalità della proposta. La velocità dei brani è piuttosto bassa e alla lunga un pò annoiano data la loro semplicità. Buona comunque la prestazione tecnica del gruppo, non parti complessi ma ben suonate.
Da segnalare anche la lista dei chitarristi ospiti: Zakk Wylde, Marty Friedman e Marc Tremonti che comunque non risolevvano le sorti di un lavoro mediocre.
Da risentire al prossimo album sperando in una maggiore incisività e personalità.

Recensione di Simone Bonetti

tracklist

1. Nameless
2. Enemy
3. Wanderlust
4. All that Remains
5. The Test
6. It'a a Lie
7. Daze of the Weak
8. The Way I Am
9. Lazarus
10. Born of Anger