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Midryasi - "Black, Blue & Violet" (My Graveyard Productions/***)

Line up:

Convulsion: voce, basso
Paul P.: chitarra
Udz: tastiera
Sappah: batteria
 

voto:

8
 

recensione

Da Wikipedia: “La midriasi è la condizione fisiologica di dilatazione della pupilla in assenza di luce.”.
Da me medesimo: “I Midryasi sono la risposta legale all’uso di LSD”.
Per il terzo trip in studio, i quattro varesini (incluso l’ultimo arrivato nella line up, Umberto “Udz” Desanti), si avvalgono della produzione della sempre più espansa My Graveyard, la quale, da par suo, non si fa sfuggire una così disturbante miscela sonora.
I sette pezzi che compongono “Black, Blue & Violet”, tricromia che tinteggia la spirale sonora dei Midryasi, ricalcano le orme già impresse nel sentiero della band, uno schizoide Doom psichedelico, figlio tanto dei Pentagram quanto delle divagazioni spaziali di certi Hawkwind più concreti.
Al solito, la timbrica da manicomio di Convulsion, così come le pulsazioni del suo basso, che fa il paio con le percussioni rotonde dell’enorme Sappah (o viceversa?), percorrono trasversalmente l’album, donandogli un flavour unico ed affascinante, come per tante altre realtà “borderline”, ovvero non cristallizzate in un genere ben preciso.
“The Counterflow”, ossessiva come il gioco di parole al suo interno, la dilaniante “Behind My Ice”, sorretta dal sempre presente riffing di Paul P., sono solo due degli esempi di un disco trascinante e vorticoso al tempo stesso.
Per assurdo, un attimo più “snello” (anche se non è un aggettivo che si addice ai Midryasi), del precedente “Corridors”, i Midryasi attuali possono avvalersi dell’ottimo lavoro svolto i tasti settantiani delle keys di Udz, valore aggiunto alla line up, riuscendo nel gioco melodico e, per pochi attimi addirittura solare, in “Back In The Maze”, oppure rendendosi indispensabile per rifinire a dovere la title track e, chiudendo l’agitata “The Nuclear Dog” che ricrea l’ossessivo modo in cui chiunque di noi si metterebbe a correre inseguito da una muta di cani idrofobi!
Sempre più rodati e coesi, vederli dal vivo per credere, i Midryasi sono senza dubbio una mosca bianca nell’ambito Heavy/Psych, capaci infatti di farsi apprezzare da sfere di fans tra le più tradizionaliste, anche in ambito Doom come detto.
Con le pupille al massimo dell’espansione, e le orecchie aperte, un tuffo consigliatissimo nella pazzia in note, “Black, Blue & Violet”, i colori dei Midryasi nel 2013, “Lasciate ogni speranza o voi ch’entrate…”.


Recensione di Alessio Aondio

tracklist

  1. The Counterflow
  2. Diagonal
  3. Behind My Ice
  4. Back In The Maze
  5. Black, Blue & Violet
  6. The Nuclear Dog
  7. Hole Of The Saturday Night

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