I Subhoman sono nati nel 2001 come cover band ispirata alla scena thrash americana di gruppi come Megadeth, Testament, Overkill, Slayer, ecc... Dal 2003 incominciano a provare materiale proprio dove alle linee melodiche tipicamente thrash vengono unite quelle death metal di stampo Morbid Angel e Malevolent Creation.
Fino a qui niente di nuovo se non ché la band ha deciso di cantare i propri pezzi nella loro madrelingua sfoggiando così un growl in italiano. La cosa ovviamente li rende molto originali dal momento che fino ad ora solo Atroci e poche altre band avevano azzardato un simile esperimento, il più delle volte con scarsi risultati, Atroci esclusi.
Delirio n° 1 si articola in sei brani per poco più di venti minuti di durata e visto il genere proposto credo che la scelta sia stata più che azzeccata dato che, a mio avviso, l'inserimento nella tracklist di ulteriori brani avrebbe rischiato di rendere noioso l'ascolto andando incidere negativamente sul risultato finale.
Tra i brani più interessanti spiccano la opener "Destino Naturale" e la violenta e dal titolo alquanto singolare "Il vecchio Bastardo". In tutti i brani comunque sono presenti riff pesanti, potenti raffiche di batteria saggiamente distribuiti. Molto interessante anche la rivisitazione di "Surprise! You're Dead!!!" dei Faith no More. Non mancano purtroppo parti che sanno di già sentito, ingenuità di una band che inizia a muovere i primi passi nel difficile mondo dell'heavy metal.
Anche se il disco può sembrare un pò acerbo resta comunque un prodotto consigliato, così come consiglio caldamente di continuare a seguire le vicende dei Subhuman band che ha saputo unire alla violenza del genere proposto una buona dose di autoironia.
Recensione di Paolo Manzi
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