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recensione

La FDA Rekotz offre agli amanti delle sonorità più estreme la riedizione di questi due album (usciti rispettivamente nel 1996 e nel 1998) dei deathster tedeschi Golem, band attiva dal lontano 1989. I nostri, complice un’ottima e cristallina produzione, ci offrono un techno-death pieno zeppo di richiami ai padrini Carcass(la voce del singer-chitarrista Andreas Hilbert ricorda moltissimo le linee vocali di Jeff Walker) ed alla scuola americana capitanata dagli immortali Death.
Il primo disco ("E-TWH") presenta elementi tecnici di gran spessore e, come già accennato nella presentazione, è quasi totalmente debitore ai quattro di Liverpool (ovviamente non si parla dei ben più noti Beatles) Troviamo quindi chitarre taglienti come bisturi ma allo stesso tempo melodiche e dal sound brillante ("The Fall" esemplifica tutto quello che ho detto fin’ora), voci marce e schizofreniche e ritmiche di batteria incredibili.
"The 2nd Moon" presenta invece un suono un pelo più oscuro e più aggressivo, anche se il contenuto in sostanza non cambia:
tracce come "The Shortening Of The Way" o "God Emperor" non lasciano alcun dubbio su quale sia la band più ascoltata dai quattro teutonici. C’è da dire quindi che la proposta è veramente catchy e ben suonata; di contro però va sottolineato come manchino totalmente l’originalità e la voglia di andare oltre le barriere imposte dai dettami "Carcassiani", band a cui tutti gli ensemble estremi hanno reso i propri tributi e da cui hanno estrapolato le maggiori influenze, senza però esagerare come in questo caso.

Tracklist
-Eternity-The Weeping Horizons
1)Throne Of Confinements
2)Mental Force
3)In My Favourite Darkness
4)Dedication
5)Emotionally Astray
6)Encarnated Beast
7)Message From The Past
8)The Fall
9)Beyond The Future Skies


-The 2nd Moon
1)The Wanderers
2)Departure
3)The Shortening Of The Way
4)Heretics
5)Old Father Eternity
6)God Emperor
7)Honoured And Hated
8)Renewal
9)The 2nd Moon

Recensione di Martino Brambilla Pisoni

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