Terza fatica discografica per gli olandesi Winter Of Sin, validissima band che vede tra le sue fila anche Michiel Van Der Plicht e Henri Sattler, che a suo tempo furono tra i fondatori dei ben più noti God Dethroned.
Dieci tracce di melodic death-black metal schizofrenico che ci trasportano in un surreale scenario apocalittico, con il genere umano prossimo alla fine a causa di una distruttiva invasione aliena che, così come la musica dei Winter Of Sin, spazzerà via tutto ciò che si trova davanti.
A farla da padrone in quest’ultimo lavoro è soprattutto il drumming variegato e potente di Van Der Plicht, vera macchina da guerra dietro alle pelli e motore instancabile della band.
Come già detto ci troviamo davanti ad un’ottimo lavoro di melodic death metal, pieno zeppo di riferimenti black: si passa per esempio dalle malate melodie di "Inheritors Of Pain" alla ragionata follia della title-track (che ricorda molto quanto già fatto dai padrini dell’ "alien-metal" Hypocrisy).
E’ difficile,comunque, eleggere una canzone che spicchi sulle altre, in quanto tutte le songs che vanno a completare l’album sono di fattura pregiata ed il rischio di annoiare l’ascoltatore è praticamente nullo.
Consigliato soprattutto a fan di God Dethroned e dei già citati Hypocrisy, ma anche a chi voglia godere di un lavoro di metal estremo veramente ben fatto.
Recensione di Martino Brambilla Pisoni
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