Terzo album per i francesi XY, band che si dichiara apertamente influenzata dalla scena metalcore/emocore capitanata da gente come Bring Me The Horizon ed Avenged Sevenfold.
Dell’inutilità di gruppi come questi e di una dannosa realtà core si è discusso abbastanza...vediamo quindi di essere il più oggettivi possibile.
L’album si apre con una piatta ed insipida "The Sign", song che lascia già presagire una comprensibile noia provocata dall’ascolto di tutto il lavoro.
La successiva "One Last Stand", grazie anche alla presenza come special guest del cantante dei Dagoba, si lascia apprezzare, così come la song dedicata agli Avenged Sevenfold (vabeh...) "Deathbat", senza ombra di dubbio la traccia più riuscita dell’intero cd (il riff portante è ben riuscito e strizza l’occhio all’heavy più classico)
Preferirei non soffermarmi troppo sulle altre canzoni...purtroppo questo è un genere che non ho mai sopportato e che reputo inutile e finto come i capelli di Antonio Conte o come l’appendice; non potrei quindi dare un giudizio oggettivo ed obiettivo ad un lavoro comunque ben suonato e ben prodotto.
Recensione di Martino Brambilla Pisoni
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