Primo album completamente inedito per i Rosae Crucis da un bel po’ di tempo a questa parte ma, la longeva band capitolina dedita all’ Heavy Metal nella sua più pura accezione, continua a non fare sconti.
‘Massoneria’, concept incentrato appunto sulla nascita e sui rituali dell’ordine occulto, ci fa ritrovare i Crucis in uno splendido stato di forma, a quattro anni di distanza dall’acclamato ‘Fede Potere Vendetta’. La tirata ‘Hiram Abif’ mette subito le cose in chiaro, robusta sezione ritmica, con uno sfolgorante Piero Arioni dietro le pelli (debordante per tutta la durata del disco) ed i ceselli chitarristici della coppia ‘Kiraya’ Magini/Marcozzi. Non un calo di tensione nei cinquanta minuti di ‘Massoneria’, solidi ed esaltanti come pochi nell’Heavy/Power di stampo epico tipico per i cinque romani, basti citare come esempio ‘Guerra Santa’, lancia tagliente, forgiata sull’assedio di Gerusalemme durante la Prima crociata.
Come dicevo poco fa, abbiamo il privilegio di poter ascoltare un’opera di altissima qualità e completa dall’inizio alla fine, nonché curata nei minimi dettagli, ogni lick di chitarra, assolo, riff e così via, sembra incastonarsi alla perfezione nel disegno globale del concept, che, ovviamente, comprende intro fatti di rumori, registrazioni e narrazioni in tema, come il giuramento massonico contenuto in ‘Oriente Eterno (K466)’.
Menzione d’onore alle vocals, al solito affidate a Giuseppe ‘Ciape’ Cialone, il quale si rende narratore perfetto per addentrarsi nelle millenari radici dei riti oscuri della Massoneria. Le liriche, interamente in italiano, salvo qualche sprazzo di latino, non fanno che sottolineare le tematiche trattate, conferendo loro ulteriore vigore.
La chiusura con ‘Terra Mia’ non fa altro che completare l’opera, grazie al mood struggente di questo pezzo, dichiarazione d’amore del gruppo verso la nostra Penisola.
Non voglio dilungarmi oltre, lasciando così agli ascoltatori il gradito compito di ammirare, tassello dopo tassello, il nuovo mosaico della Rosa Croce, che ripaga con gli interessi l’attesa per il lavoro in questione. In definitiva, cosa ormai assai rara, ‘Massoneria’ è un album che cresce di ascolto in ascolto, non stancando mai ma, al contrario, riuscendo ogni volta di più a farne apprezzare i numerosi dettagli
Un ritorno in pompa magna, senza timore di smentita.
Recensione di Alessio Aondio
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