Il 2005 sarà certamente un anno importante per i danesi Hatesphere, basti solo pensare al cambio di etichetta che li ha postati dalla italiana Scarlet Records alla tedesca SPV.
Ed appunto ad un mese dall'ingresso della band nel rooster di quella che è una delle label più importanti d'Europa, il combo sforna un EP. Un album sarebbe stato prematuro anche perché la band sta ancora raccogliendo i buoni frutti prodotti dall'ottimo "Ballet of the Brute" uscito all'inizio della scorsa estate per scarlet records.
L'EP in questione non si discosta molto dal suo predecessore, lo stile è il medesimo così come la cattiveria nella voce del singer Jacob Bredahl ed i pesanti riff delle chitarre di Peter L. Hansen ed Henrik Jacobsen. A differenza però del precendente full leght ho potuto notare come, nel corso delle quattro tracce che compongono il lavoro, si vada evolvendo una sorta di vena "pazzoide". Partendo da una situazione più ponderata con la opener "Murderous Intente" e con la successiva "You're the Enemy" dai forti richiami thrash raggiunge il suo massimo apice con "The will of God" e con le urla rabbiose del singer nel ritornello dell'ultimo brano, la cover "Trip at the Brain" dei Suicidal Tendencies, perfettamente reinterpretato .
E con questo biglietto da visita gli Hatesphere si presentano al mondo, nonostante il cambio di etichetta sono ancora gli stessi di "Ballet of the Brute" e "Something old, something new, something borrowed and something black". Speriamo che continuino su questa strada.
Recensione di Paolo Manzi
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