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Kampfar - "Profan" (Indie Recordings/2015)

Line up:

Ole - Guitar and keys
Jon – Bass
Dolk - Vocals
Ask Ty - Drums and vocals
 

voto:

9
 

recensione

"Profan" è il terzo e conclusivo capitolo di un viaggio dall’oscuro passato ad oggi, iniziato con "Mare" nel 2011 e portato avanti nel 2014 con l’altrettanto ottimo "Djevelmakt".

E’ dai tempi dell’ormai datato "Kvass" che il quartetto di Fredrikstad si è via via creato un proprio stile, rimandendo fedele ad una base di classico black metal old school, ma infarcendolo di elementi melodici che a volte danno vita ad atmosfere dark.

Il disco si apre con la potente "Gloria Ablaze" uno schiaffo di pura potenza oscura, stilicamente un anello di conginzione al precedente "Djevelmakt" che si concludeva con la epica e dannata "Our Hounds, Our Legion".
Più True norwegian black metal è la successiva "Profanum" dove l’intreccio di voci tra il growl di Dolk e lo sporco scream di ASk Ty, la fanno da padroni.
Sempre adrenalina a 1000 con "Icons" ottimo sicuramente in sede live, mentre qualche elemento epico soprattutto nei cori, iniziamo a trovarlo nell’oscura "Daimon", stilistiacamente più vicina a "Heimgang".
Altro pezzo da headbanging è sicuramente "Pole in the Ground", caratterizzata da un muro di chiarra ed un incessante mitragliare di batteria. Qualcosa di epico emerge dai riff di Ole, il brano, come spesso accade con le song dei Kamfar, invece di concludersi al 3 minuto, si apre una parentesi ambient, anticamera della conclusiva "Tornekrat".
E’ qui che rabbia e furia lasciano spazio a grida di dolore, il ritmo cala, l’epicità sale raggiungendo l’apice sul ritornello.
"Tornekrat" si guadagna il primo posto sul podio come miglior pezzo di tutto il "Profan", che a entra a far parte dei migliori dischi dei Kampfar, un escalation di successi che da "Kyvass" non si vuole arrestare confermado quello che sostengo da qualche tempo che cioé i quattro norvegesi, pur non avendo ancora riscosso il meritato successo, attualmente sono la miglior black metal band in circolazione.

Recensione di Paolo Manzi

tracklist

  1. Gloria Ablaze
  2. Profanum
  3. Icons
  4. Skavank
  5. Daimon
  6. Pole In The Ground
  7. Tornekrat

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