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Delirium X Tremens - "TROI" (Punishment 18/2016)

Line up:

Med - Chitarre
Pondero - Basso
Ciardo - Voce
Thomas Lorenzi - Batteria
 

voto:

7,5
 

recensione

La scena tricolore in questi ultimi anni ci ha riservato delle gradite sorprese, soprattutto in ambito estremo e il nuovo lavoro dei veneti Delirium X Tremens targato 2016 è una dichiarazione di amore per il Belpaese.
Forti di due full lenght e di una manciata di Ep, i veneti deathsters si presentano sul mercato con il nuovissimo “Troi”, un buon disco death assolutamente fuori dagli schemi.
La particolarità dell’LP in questione però non è da trovarsi sotto il punto di vista strumentale, bensì nel lato delle tematiche affrontate. I Nostri infatti dedicano i sette brani di Troi (completati dalla bella cover di Song to Hall Up High, del leggendario Quorthon) alla prima guerra mondiale ed in particolare agli avvenimenti che presero vita nella loro regione.
Ed ecco che ci si ritrova subito immersi in un’atmosfera antica, come nella bellissima “Col di Lana, Mount of Blood” primo highlight del platter che si apre con un canto degli Alpini, per poi lasciar spazio ad un riff death anni ’90 che tra bordate al fulmicotone e rallentamenti spezza collo riesce a disegnare nell’immaginazione dell’ascoltatore immagini belliche del secolo scorso.
Altra canzone da ricordare è “Spettri Nella Steppa”, brano cantato in italiano che impreziosisce tutto il lavoro grazie a parti narrate che al sottoscritto hanno ricordato le atmosfere create dal poeta Ungaretti.
Veramente belle le lyrics di ogni singolo brano quindi, ma un gran merito è doveroso riconoscerlo al cantante Ciardo, che oltre ad utilizzare un buon growl tipico del genere, riesce ad esprimersi in maniera più completa anche attraverso altre tecniche canore e soprattutto attraverso un ottimo senso dell’interpretazione dei brani.
“Troi” si sviluppa per tutta la sua durata tra atmosfere violente e momenti quasi di riflessione, dove si riesce quasi ad immaginare il dolore provato dai soldati Alpini durante il terribile momento storico.
Dal punto di vista prettamente strumentale siamo dinanzi ad un buon songwriting, che difficilmente annoia grazie a melodie nascoste nei brani e soluzioni non proprio canoniche che maltengono alto il livello d’ascolto dell’ascoltatore.
Alcuni piccoli aspetti che tolgono un mezzo punto a questo disco death tricolore sono rappresentati da scelte di produzione che ogni tanto non rendono giustizia ai musicisti: la chitarra di Med sembra non avere la potenza sonora che meriterebbe, troppo spesso forse “schiacciata” dal potente drumming di Thomas Lorenzi. Buona invece la resa sonora del basso affidato a Pondro, cofondatore della band nel lontano 1998.

Un buon prodotto quindi il terzo disco dei Delirium X Tremens, licenziato dall’italianissima Punishment 18, da sempre impegnata a scovare gioielli tricolore.

Speriamo che questa band non passi inosservata alla maggior parte dei metalhead italiani, perché se così fosse si perderebbero veramente l’ennesima dimostrazione che il metal in Italia non è morto. E’ solamente ben nascosto, ma se si cerca i tesori si possono ancora trovare Consigliato!

Recensione di Manuel Molteni

tracklist

  1. Ancient Wings
  2. Col di Lana, Mount of Blood
  3. The Dead of Stone
  4. The Voice of the Holy River
  5. Owl
  6. Spettri nella Steppa
  7. When the Mountains Call the Storm
  8. The Picture

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