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recensione

"Sweatshops" è l'album che ha consacrato i Node al pubblico italiano, "Das Kapital" ne ha continuato l'opera. Negli ultimi 2 anni la formazione lombarda ha inoltre intrapreso numerosi tour, tra cui quello famoso di supporto ai Lacuna Coil, ed ha partecipato a numerosi festival, va sicuramente ricordata l'apertura del Gods of Metal nel 2002. Tuttavia i Node non sono spuntati dal nulla con l'ottimo già citato "Sweatshops", anche loro come tutti hanno dovuto faticare e fare la classica gavetta per emergere ed arrivare dove sono oggi. La prima release della band è addirittura datata 1995, trattasi dell'ormai introvabile mini "Ask" che venne poi seguito nel 1997 dal primo album ufficiale "Technical Crime" che all'epoca riscosse un buon successo. Ora questi 2 platter, ai tempi usciti sotto Lucretia Records, sono fuori catalogo e di conseguenza difficilmente reperibili. Per chi ha conosciuto i Node solo negli ultimi anni e volesse approfondire l'argomento procurandosi i vecchia lavori, ecco però una gradita sorpresa.
Vengono ridati alle stampe Technical Crime seguido da Ask, il tutto in un unico cd. La produzione non può certamente eguagliare quella dei successivi lavori, ma ci presenta quello che erano i Node di 8 / 10 anni fa. Scopriamo quindi che "Sweatshops" e "Das Kapital" non sono altro che la naturale evoluzione di un percorso intrapreso già da tempo.
Certo ad un primo ascolto si potrà rimanere un pò spiazzati, specie per chi ha ascoltato solo i paltter sopra citati, ma se si presta attenzione a brani come "As God Wills", "New XXX" e "Fall in Your Eyes" si possono riconoscere tutte le caratteristiche di fabbrica del marchio Node, come i riff graffianti e la rabbia espressa dal combo, resa forse ancor più percettibile dalla tutt'altro che perfetta produzione. Va comunque ricordato che nel corso del decennio la formazione ha subito delle variazioni: Steve Minelli alla chitarra è stato sostituito dal vocals Daniel Botti, il quale però era presente nella primissima formazione quella di "Ask" per intencerci, nella quale cantava il chitarrista Gary D'Eramo. Anche il drummer ora è stato sostituito ora Marco Di Salvia, ma questo è avvenuto in epoca più recente.
Per rendere l'iniziativa più interessante i nostri hanno aggiunto una traccia video multimediale, con spezzoni di performance live tra cui il So Rock Day tenutosi a Sondrio la scorsa estate e la già citata esibizione di apertura del Gods of Metal nel 2002. Intervallati da simpatici e spesso esilaranti esibizioni "fuori onda" del gruppo nel corso dei vari spostamenti e durante le registrazioni di Das Kapita. 10 minuti di pura follia che vi piegherà dalle risate, sperando che questo fosse l'intento della band.

Recensione di Paolo Manzi

tracklist

1. As God Wills
2. Introspection
3. New XXX
4. Fall in Your Eyes
5. Ask (1997 version)
6. Children
7. Beautiful Crime
8. Tronic Prophecy
9. Hymn 43
10. Virtual God
11. Gyves of Lies
12. Empty Spaces
13. Ask
14. Unaffected
15. Video Track