E' con molta curiosità che ho intrapreso l'ascolto del promo degli Heresy. Sarà stato il nome del combo, o molto più probabilmente l'epico artwork della copertina. Per cui sono rimasto un pò sorpreso quando mi sono trovato a che fare con una band dai forti connotati thrash power tipici di alcune bands d'oltreoceano, piuttosto che black come avevo immaginato in un primo momento.
Attutito il colpo, si fa per dire dato che preferisco di gran lunga queste sonorità a quelle black, posso finalmente ascoltarmi con calma il cd che si apre con uno spezzone di una vecchia canzone stile anni 20 di cui però non conosco l'autore.
"Last Breath" apre invece l'album vero e proprio, e già la prima canzone convince immediatamente, violenta e veloce molto vicina a stilemi thrash, anche se la voce del singer in alcuni casi risuona un po' fuori luogo.
Va molto meglio invece con "Hate the Life", e qui emerge l'amore della band verso il thrash.
Non viene proposto nulla che la scena metallica non abbia mai visto ne sentito intendiamoci, ma il lavoro scorre via piacevolemten nelle 10 tracce, il guitar work sia ritmico che solista è stato attentamente studiato e credo che dal vivo risulti ancora meglio che da studio. Anche il batterista Giampaolo offre una buona prova, anche se a mio avviso i volumi della batteria perdono un po' di efficacia probabilmente perché troppo bassi rispetto agli altri strumenti. Tuttavia trattandosi di un promo autoprodotto non si può certo dire che i suoni siano usciti male, anzi il risultato finale è certamente di buona qualità.
Unica pecca la voce del cantante che sui pezzi più lenti, dove non si avvale del cantato urlato, perde un pò di efficacia e potenza.
Consiglio comunque di tener d'occhio la band che è potenzialmente in grado di offrire grandi cose per il futuro.
Recensione di Paolo Manzi
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