Secondo lavoro firmato Nuclear Blast per i portavoce del thrash/hardcore ungherese Ektomorf, dopo il precedente Destroy già recensito (e purtroppo, non positivamente) nelle pagine di Holymetal.
La curiosità di chi scrive, ed è responsabile del “giudizio non positivo”, nell’ascoltare Instinct a nemmeno un anno di distanza dal suo predecessore era molta, così come il vedere la performance dei nostri nell’Enemy Of God Tour (dove gli Ektomorf si sono esibiti validamente sullo stesso palco di Kreator, Dark Tranquillity e Hatesphere).
Instinct è indubbiamente un album “stile Ektomorf”, ovvero contraddistinto dall’onnipresente sentimento di rabbia e ostilità, dai vari “fuck” e “shit” gridati contro tutto e tutti (possibilmente contro il sistema!), dai testi così complessi che basta un libretto di una pagina per contenerli, i frequenti richiami, musicali e testuali, a gruppi quali Sepultura e Soulfly e le ormai familiari sonorità etniche e i ritmi zingareschi sparsi qua e là tra le dodici tracce, eppure è per certi versi più efficace e immediato di Destroy.
Le musiche sono martellanti, ogni colpo alla batteria si ripercuote sul sistema nervoso dell’ascoltatore, che si ritrova intrappolato in un inferno di brutalità. Qualche esempio? Prendete, per cominciare, “Set Me Free” dalle chitarre iniziali stile unghie sulla lavagna”, i toni di ribellione di “Show Your Fist”, la rabbia che trasuda da ogni nota di “Burn”, l’odio di “Fuck You All” e di “I Break You”, chiudete gli occhi, liberate la mente e lasciatevi andare. In questo modo, abbandonandosi all’istinto (ma non sarà per questo che l’album si chiama Instinct? ), è possibile scoprire la peculiarità del quartetto ungherese. E, forse, è proprio questo il segreto per apprezzare la loro musica: fare prevalere l’immediatezza sulla ragione.
Gli Ektomorf, anche in ragione dei tre pezzi tratti da questo lavoro, sono stati un buon aperitivo ai gruppi che li hanno seguiti nell’imminente Enemy Of God Tour, e, nonostante l’ancora scarsa notorietà la risposta del pubblico è risultata positiva.
Per una volta, lasciatevi guidare dall’istinto!
Recensione di Tiziana Ferro
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