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Fission - "Crater" (Napalm Records/***)

Line up:

Benny Hagglund - Guitars, Bass, Drums
Vintersorg - Vocals, Keyboards
 

voto:

8
 

recensione

I Fission nascono come progetto di Benny Hagglund, batterista live di Vintersorg. Visto che alla band mancava un cantante ecco che la scelta cade su Vintersorg stesso, che si occupa anche delle parti di tastiera. Il loro debutto è per l'appunto questo Crater, un ottimo disco di thrash/death melodico con degli interessanti inserti di tastiera e delle ottime parti in voce pulita.

Il genere proposto forse non è dei più originali dato la grande quantità di band che lo propongono ma grazie alla particolare voce di Vintersorg e ai suoi arrangiamenti sempre particolari riesce nel compito di non fare cadere nello scontato ma anzi, di riuscire a donare alle già ottime composizioni di Benny Hagglund quella freschezza e quelle atmosfere che mancano a tanti cd death di oggi. Canzoni più cadenzate come la title-track o Empty Nimbus ben si alternano ad episodi più tirati quali Accelerator o Mind Vortex (che grazie alle sue venature alla At the Gates risulta una delle più devastanti del disco). Le parti melodiche sono ben presenti in ogni brano e la calda voce di Vintersorg ben si adatta e ben "gioca" con le melodie delle chitarre, creando come sempre linee vocali mai scontate. Voce sempre protagonista anche grazie al growl o alla scream usato nei vari pezzi più diretti. Le parti di tastiera danno quel leggero sapore industrial al tutto che ben si amalgama col resto. Indubbiamente capolavoro del disco è Eremiten, brano in cui il singer torna a cantare in svedese e dà ancora maggior mostra di sé su un pezzo molto melodico.
Piccola pecca dell'intero lavoro è la scelta del gruppo (che si occupato anche della produzione) di optare per un suono nitido peccando un bel po' sulla potenza dei suoni, dando per cui maggior risalto agli arrangiamenti piuttosto che all'impatto (necessario in un genere simile) dei brani.
Per un volta i testi si allontanano un po' dal carattere scentifico/filosofico che erano il tema portante di Vintersorg nei suoi ultimi album (solisti e non) per avvicinarsi più a delle accuse verso la società.

In conclusione un lavoro fresco e ben eseguito/concepito per un gruppo che si spera sappia evolversi verso lidi magari ancora più personali.

Recensione di Simone Bonetti

tracklist

  1. Mechanism
  2. Crater
  3. Accelerator
  4. Empty Nimbus
  5. Magnetism
  6. Catastrophe Consumer
  7. The Core - 118 Protons of Insanity
  8. Mind Vortex
  9. The Chaos Algorithm
  10. Eremiten
  11. Syndrome

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