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recensione

Per la sezione dedicata ai demo è ora il turno degli italiani Evilfire, una band che con il suo heavy metal prova ad emergere dalla miriade di gruppi che oggigiorno popolano il magico mondo della musica metal.
Tre brani costituiscono il disco che raggiunge una durata complessiva di circa 15 minuti, direi una giusta dose di Evilfire per cominciare a farsi un’idea del genere proposto da questi cinque ragazzi.
Dopo vari ascolti comincio ad assimilare le parti e a cogliere quegli elementi, anche se pochi, che danno al gruppo quel lieve tocco di originalità necessario per non essere l’ennesimo clone di complessi che, forse un po’ per colpo di fortuna, ma (visto che io credo ancora nella famosa marcia in più dei bravi compositori) soprattutto per lo stile personale, dominano la scena metal.
Il compito di aprire le danze spetta alla canzone che porta il nome del gruppo, un riff di chitarra dei più classici ci accoglie guidandoci per tutta la strofa che, anche con gli altri strumenti, non sembra caratterizzata da elementi particolarmente originali. Il miglioramento lo trovo invece nel ritornello costruito su un giro semplice ma ben inserito nel contesto e arricchito da una linea vocale perfettamente riuscita.
In seconda posizione incontriamo Dark Clouds, questa, una canzone più tirata e vicina al power è anch’essa introdotta da un riff di chitarra poco particolare, troppo Ride The Sky degli Helloween; quando però anche gli altri strumenti entrano in campo la situazione migliora notevolmente, la struttura prosegue sulla base del riff iniziale ma la linea vocale in particolare riesce ad apportare l’ingrediente che rende la strofa interessante. Il singer Mauro, dotato di un bel timbro vocale, propone delle idee valide mescolando aggressività ed espressività in giuste quantità.
Musicalmente troviamo un pre-ritornello leggermente più articolato per poi tornare ad un ritornello che rispetta rigorosamente i canoni dettati dal sommo power metal; le ritmiche nate dalla mente di Andrea, compositore di tutte le musiche, si sposano bene con lo stile del solista Loris, il quale arricchisce questo brano con un assolo veloce che si conclude con un giro melodico gradevole ai timpani ma inserito in modo un po’ brusco rispetto alla parte precedente.
Broken è il motivo che va a chiudere questo demo, anche qui il tempo è sostenuto e l’influenza power si fa sentire soprattutto nella strofa, in cui però ho riscontrato un calo di potenza quando l’intro esaltante viene seguita da una parte strumentale che suona deboluccia a causa delle chitarre che, lasciando dei bicordi “lunghi” non sostengono in modo adeguato la voce, appoggiata solo dalla batteria.
Con questo non intendo dire che il batterista sia scadente, Riccardo svolge il suo lavoro dietro le pelli con una certa professionalità, solamente che durante la strofa avrei visto meglio le due 6 corde e il basso ad accompagnare voce e batteria.
Concludendo direi che il lavoro è carino anche se manca ancora quel marchio di fabbrica caratteristico necessario per farsi strada nell’ambiente della musica metal.

Sito ufficiale: www.evilfire.tk

Recensione di Mattia Berera

tracklist

1. Evilfire
2. Dark Clouds
3. Broken