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Angel - "A womans diary: Chapter I" (Black Lotus Records/Audioglobe)

Line up:

Helena Iren Michaelsen – Vocals/Choirs
Jan “Örkky” Örkky Yrlund – Guitar/Programming
John Stam – Guitar
Gerry Verstreken – Bass
Steve Wolz – Drums
 

voto:

8,5
 

recensione

L’etichetta greca Black Lotus ha assestato un altro colpo da maestro mettendo sotto contratto gli Angel, altro gruppo dell’infaticabile e bellissima Helena Iren Michaelsen (già nota al pubblico come ex cantante dei Trail Of Tears, oltre che leader degli Imperia). Questo album ha avuto una gestazione lenta e meticolosa, caratterizzata da alti e bassi che ben si riscontrano nelle liriche sofferte, emozionanti e trascinanti presenti nelle canzoni che lo compongono, che rispecchiano tutte le visioni, le esperienze, le paure e soprattutto le speranze dell’autrice (infatti alcune canzoni dell’album Helena le aveva scritte quando aveva solo dodici anni). Si può senza alcun dubbio affermare che questo album è un vero e proprio viaggio attraverso differenti stili musicali. Infatti, come la stessa Helena ha dichiarato, era da un po’ che aveva in mente di realizzare un album che offrisse all’ascoltatore un’alchemica miscela di differenti emozioni e sentimenti e che sarebbe risultato gradevole a qualunque tipo di ascoltatore.
Per la realizzazione di quest’album la Michaelsen si è avvalsa di musicisti di grosso calibro come Jan “Okky” Yrlund (ex Lacrimosa, Dnase Macabre) e John Stam (ex Mac 11) alle chitarre, Steve Wolz (ex Bethlehem) alla batteria, Gerry Verstreken (ex Manic Movement) al basso, senza dimenticare Audun Gronnestad, colui che ha composto tutte le orchestrazioni dello splendido album di debutto degli Imperia. Il titolo dell’album è già di per sé un programma “A Woman’s Diary Chapter 1”: al suo interno anche l’ascoltatore più distratto e disinteressato sarà rapito, incantato e traghettato dall’angelica voce della Michaelsen attraverso differenti stili musicali: dal rock al pop, dalla dance alle ballate, da delle canzoni molto heavy a dei cori per giungere infine a dei passaggi acustici molto lenti ed emozionanti. Il tutto caratterizzato da testi che, a volte, sembrano quasi delle nenie o delle favole. Si parte subito alla grande con Fallen Angel, dall’intro quasi celtico che cede poi il passo all’angelica voce della Michaelsen ed ad un ritmo che, pur toccando i lidi del metal sinfonico, rimane quasi sempre dolce, trascinante ed emozionante.
Segue la titletrack, pezzo stupendo introdotto dalle keyboards che poi lasciano il posto a delle orchestrazioni a dir poco stupende, e che creano un tappeto sonoro su cui scorre l’angelica voce della Michaelsen. Sono le chitarre di Yrlund e Stam ad introdurre Little Princess, pezzo molto atmosferico caratterizzato da un’alternanza di melodia e suoni heavy. Ed ecco giungere Butterfly, altro pezzo che alterna a momenti melodici, dei momenti che toccano quasi i lidi del metal classico. Il ritmo cresce leggermente con Lead You Through Fire, pezzo caratterizzato da un ritmo crescente e quasi aggressivo, scandito dal titanico lavoro della batteria di Wolz e del basso di Verstreken, senza dimenticare le orchestrazioni di Gronnestad. Bello anche il rapido solo di chitarra centrale.
E finalmente arrivano Mother e Glow In The Dark, due splendide ballads che faranno venire la pelle d’oca anche al black metaller più estremista. Con Flames Of Desire il gruppo tocca quasi i lidi del pop e della dance, ma senza scadere nello scontato. Segue Darkness, unico pezzo non strumentale dell’album, caratterizzato da una serie di dialoghi molto duri ed a volte agghiaccianti, che faranno ritornare in mente agli ascoltatori più “anziani” quel pezzo cantato negli anni ‘70 da Yoko Ono. Si ritorna alla dolcezza con Little Girl e Love Of My Life, pezzi in cui le stupende orchestrazioni di Gronnestad fanno letterlmente rabbrividire.
La chiusura di questo capolavoro è affidata a Funeral, un brano che, pur se sembra cupo e triste, sancisce la “chiusura” di un capitolo (il capitolo 1 appunto) e l’apertura di un nuovo capitolo. Questo album, a mio modesto parere è un piccolo capolavoro.
Una gemma di inestimabile valore che non deve mancare nella bacheca di chi ascolta ed ama la musica con la “M” maiuscola.

Recensione di Donato Tripoli

tracklist

  1. Fallen Angel
  2. Woman’s Diary
  3. Little Princess
  4. Butterfly
  5. Lead You Through Fire
  6. Mother
  7. Glow In The Dark
  8. Flames Of Desire
  9. Darkness
  10. Little Girl
  11. Love Of My Life
  12. Darkness

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