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Naglfar - "Pariah " (Century Media/***)

Line up:

Andreas Nilsson - Guitars
Marcus Norman - Guitars
Kristoffer Olivius - Bass/Vocals
Mattias Grahn - Drums
 

voto:

8
 

recensione

Certe volte al recensore tocca la sfortuna di dover ascoltare album piatti e banali, come recentemente capitato con l'orribile Terrorist di Nattefrost. Fortunatamente si tratta di casi sporadici ed album come quelli vengono presto sotterrati solo al pensiero di un paragone con release di ben altro livello. Oggi sono alle prese con un album che ha tutte le carte in regola per essere annoverato tra le migliori uscite in ambito estremo del 2005. Pariah dei Naglfar, il primo album dopo il cambio di line up, il secondo con la Century Media se si esclude l'EP Ex Inferis.
Devo dire che dopo aver assistito alla prova in sede live con il nuovo singer, lo scorso aprile a Prato di spalla ai Finntroll, non mi aspettavo certamente un prodotto di questa caratura, invece le mie aspettative, fortunatamente, sono state smentite completamente!
Pariah è un lavoro fresco, immediato, dal suono potente ma che allo stesso tempo mantiene la sua venatura Black Metal di stampo svedese e riprende il percorso intrapreso con il precedente Sheol. Il guitar work è indubbiamente il punto forte di questa band dove riff graffianti seguono la velocissima ritmica di batteria lasciando comunque spazio ad atmosfere più cupe che riportano ai tempi di Vittra.
Kristoffer Olivius evidentemente quella sera all'Anomalia Club di Prato non era molto in forma, oppure doveva ancora prendere confidenza con il suo nuovo ruolo. Sta di fatto che già sulle prime battute di "A Swarm Of Plagues" si ha l'idea di una band compatta che non vede l'ora di mietere vittime tra gli ascoltatori. Certo non raggiunge i livelli dei primi due successi della band "Vittra" e "Diabolical" contando che alla voce c'era Jens Rydén ma a mio avviso non siamo nemmeno troppo distanti. L'album scorre fluido per tutti i suoi 39 minuti. Non ci sono brani più o meno belli, anche se nella mia top list personale devo inserire al già citata "A Swarm Of Plagues", "The Murder Manifesto" e "The Perpetual Horrors", questi ultimi due rispetto all'andamento dell'intero album risultano più lenti e cadenzati dando quel pizzico di epicità che non guasta mai.
Ottima anche la produzione, a dir poco perfetta! Non mi resta quindi che consigliare l'acquisto, se possibile l'edizione limitata in digipack, che contiene la bonustrack "The Calling Blaze" e che può vantare una grafica accattivante.

Recensione di Paolo Manzi

tracklist

  1. Proclamation (Intro)
  2. A Swarm Of Plagues
  3. Spoken Words Of Venom
  4. The Murder Manifesto
  5. Revelations Carved In Flesh
  6. None Shall Be Spared
  7. And The World Shall Be Your Grave
  8. The Perpetual Horrors
  9. Carnal Scorn & Spiritual Malice
  10. The Calling Blaze (ltd Ed. Bonus)

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