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Tomas Bodin - "I A M" (InsideOut /Audioglobe)

Line up:

Tomas Bodin - Keyboards
Jonas Reingold - Bass
Marcus Liliequist - Drums
Jocke JJ Marsh - Guitars
Anders Jansson - Vocals
Pernilla Bodin - Vocals
Helene Schönning - Vocals
 

voto:

9
 

recensione

Eclettico, misterioso e intrigante sono solo tre aggettivi per descrivere il quarto lavoro solista per tastierista dei Flower King, lo scandinavo Tomas Bodin.
"I A M" è composto da soli tre lunghi brani, sapientemente divisi in capitoli, ma se non fosse stato per ovvie esigenze discografiche, Tomas non li avrebbe divisi affatto. "I Am" è infatti una lunga overture da ascoltare interamente lasciandosi perdere nelle dolci atmosfere sapientemente disegnate dall'alternanza della voce di Pernilla Bodin e di Anders Jansson. Quest'album ha senza dubbio forti legami, nella scrittura e nella produzione, con scenari che venivano dipinti negli anni settanta da Deep Purple e Genesis, ma Bodin é riuscito a non cadere nelle secche dell'imitazione o, peggio, dei tecnicismi fini a se stessi: alternando con sapienza pieni e vuoti strumentali, variando spesso le atmosfere create e senza mai perdere i fili della musica che percorre le varie sezioni di "I", "A" e "M". Tomas é riuscito nell'impresa di dipingere unico affresco vivo e radioso.
Sono racchiusi in "I A M" il prog più classico alla Rush, ispirazioni rock blues, tocchi di jazz e una vena malinconico-sofferta propria dei migliori Pink Floyd, decisamente importanti sono anche le atmosfere fusion che riescono a dare continuità a tutto l'impianto stilistico.
L'attenzione dell'ascoltatore viene tenuta alta lungo tutta la durata dell'opera, le tinte hard rock, jazz e fusion che sia alternano riescono a dare sempre un nuovo slancio alla composizione, e pure le lunghe suite strumentali non appesantiscono il risultato finale.
I lavoro di Bodin rimane comunque difficile e impegnativo, anche per il fatto che è quasi impossibile, concentrarsi su un singolo strumento o su una determinata parte: "I A M" è da ascoltare tutto d'un fiato per riuscire ad apprezzarne tutte le sfumature e per farsi trascinare nel mondo che Tomas ci dipinge intorno.
Quest'album credo che sarà il lavoro migliore che gli amanti del progressive potranno trovare per molto tempo a venire!

Recensione di Tommaso Bonetti

tracklist

  1. I
  2. A
  3. M

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