Credo sia inutile continuare a dire quello che è già stato detto più volte da vari gruppi; questo è quello che a mio parere fanno gli Ironsword i quali, se non per la voce non proprio standard per il genere, propongono un power-epic metal sentito e risentito.
Il cantante/chitarrista Tann utilizza quasi sempre un tipo di cantato rauco in tonalità media e alcune volte la voce diventa pulita rivelando però secondo la mia opinione un timbro poco accattivante.
Ora un po’ di storia, il gruppo portoghese nasce con line-up mono-componente il quale nel 1995 registra il primo demo contenente tre pezzi. Nel 1998 esce il secondo promo, questa volta con cinque brani e avente una qualità migliore rispetto alle precedenti incisioni. L’anno seguente gli Ironsword hanno finalmente una line-up completa, al cantante/chitarrista si uniscono Ricardo Hammer alla batteria e Axemaster al basso, nel 2000 la band firma un contratto per la Miskatonic Foundation e due anni dopo esce l’album di debutto. Il 2003 presenta dei cambiamenti di line-up la quale si stabilizzerà con l’avvento di Rick Thor al basso e Maalm alla batteria.
Nel 2004 esce Return of the Warrior, questo secondo full-length album è costituito da 12 canzoni in cui le spolveratine di originalità sono veramente poche; parti strumentali senza nulla di nuovo e testi, basati sui racconti di Robert E. Howard, trattano i soliti argomenti, cito alcuni titoli per lasciare intendere al lettore: Brothers of the Blade, War Hymn, Death or Glory.
Il suono dell’album è grezzo ma al punto giusto mentre ripeto che per l’aspetto compositivo il gruppo di Tann non mi ha per niente affascianto.
Recensione di Mattia Berera
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.