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Angra - "Rebirth " (SPV/***)

Line up:

Edu Falaschi - vocals
Kiko Loureiro - guitar
Rafael Bittencourt - guitar
Felipe Andreoli - bass
Aquiles Priester - drums
 

voto:

8
 

recensione

I brasiliani Angra hanno sicuramente trovato il modo di superare il pesante split, avevano infatti lasciato la band Luis Mariutti e Ricardo Confessori ma soprattutto si temeva per la mancanza del virtuosistico cantante Andre Matos. Questo profondo rinnovo ha sicuramente giovato alla vena creativa della band che, dopo un grigio "Fireworks", ritorna ai fasti dei suoi primi album riscoprendo un power metal classico e diretto. La voce di Eduardo Falaschi è in primo piano, come lo era quella di Matos, ma il nuovo cantante è riuscito nell'impresa di non far rimpiangere ai fan il cambio di vocalist offrendo un'ottima prestazione.
Il CD si apre, dopo un breve intro, con "Nova Era" l'esplosione di suoni con le tastiere in primo piano fanno subito capire come gli Angra non abbino dimenticato il loro passato, ma al contrario cerchino di migliorare il loro stile senza forti discontinuità. Tra le prime traccie vi è forse anche la più orecchiabile ed accattivante canzone che i brasiliani abbiano mai scritto: "Acid Rain", in questa canzone si fondono la potenza dei vecchi cavalli di battaglia e la voglia di sperimentare nuove strade e nuove atmosfere, ne è un esempio lo stacco strumentale centrale con Loureiro e Bittencourt in primissimo piano a dare lezione di tecnica a tutti gli ascoltatori.
"Unholy Wars", la canzone centrale dell'album, è suite divisa in due parti nelle quali il power classico si intreccia fortemente con i ritmi tipici del Brasiliani come nella ormai leggendaria "Carolina IV". La carica degli Angra non si attenua né con la tiltle track (interamente giocata su cambi di tempo e di atmosfere) né nel finale dell'album, che si conclude con "Judgement Day" (altro grandioso stacco strumentale ipertecnico con contaminazione di sonorità pololari brasiliane) e "Running Alone". Una sorpresa arriva con la canzone di chiusura, "Vision Prelude", una classica ballata che riadatta con maestria un malinconico brano di Chopin.
Insomma, gli Angra sono tornati, più in forma che mai e la loro rinascita è stata annunciata nel migliore dei modi: con un album veloce, pulito ed interessante sotto molti punti di vista. Questo gruppo ha le carte in regola non solo per piacere agli amanti del genere e basta ma per essere uno di quei gruppi universali, se continueranno così gli Angra faranno parlare si sé ancora per molto!

Recensione di Tommaso Bonetti

tracklist

  1. In Excelsis
  2. Nuova Era
  3. Millenium Sun
  4. Acid Rain
  5. Heroes of Sand
  6. Unholy Wars (Part 1: Imperial Crown Part 2: The Forgiven Return)
  7. Rebirth
  8. Judgement Day
  9. Running Alone
  10. Vision Prelude

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