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Keeper of Darkness - "S/T" (demo autoprodotto/***)

Line up:

Davide Magatelli - Vocals
Mattia Berera - Guitar
Simone Bonetti - Bass
Marco Presazzi - Drums
 

voto:

8
 

recensione

Chiariamo subito un punto, i Keeper of Darkness non hanno niente a che vedere con gli Helloween se non per quella parolina "Keeper" presente nel titolo dei due famosi album delle zucche di Amburgo.
I Keeper of Darkness sono una giovane band valtellinese, il cui nucleo iniziale è formato da Mattia e Simone rispettivamente chitarrista e bassista. Dopo varie vicessitudini e cambi di line up si giunge ad una formazione stabile con Marco alla batteria e Davide alla voce.
La line up così definita è pronta a dare alla luce il suo primo demo che viene registrato in più riprese presso la sala di registrazione del Policampus di Sondrio, che il gruppo utilizza anche per le prove.
Viste le diverse influenze della band, dal thrash al death più tecnico passando per il power ed anche un pò di prog, il sound proposto dalla band risulta molto personale e non facilmente classificabile. Anche se ho trovato alcuni richiami ai tedeschi Communic, nuova band di casa Nuclear Blast. La definizione sarebbe comunque riduttiva, dato che componenti death e thrash sono molto forti ed onnipresenti per l'intero disco.Tutte queste venature sono ben amalgamate forgiando così un sound compatto, mai banale e scontato, anzi tratti complesso e non del tutto immediato e quindi un solo ascolto non lo renderebbe di facile assimilazione.
La scelta di utilizzare esclusivamente cleaning vocals all'inizio lascia spiazzato l'ascoltatore ed a mio avviso qualche scream e/o growl di tanto in tanto renderebbe le canzoni più accattivanti.
La pronuncia inglese del singer Davide in più occasioni lascia intravedere qualche lacuna, ma nulla comunque che un buon esercizio di dizione possa sistemare, la prestazione vocale è comunque buona anche se con un margine di miglioramento.
Per quanto riguarda i musicisti, buona la sezione ritmica di chitarra di Mattia fautore di una prova magistrale nella parte centrale di "A Friend of Mine" dove da prova di indubbie doti tecniche.
Anche il basso non è affatto male anche se trovo che sia stato registrato a volumi un po' troppo elevati.
La batteria è indubbiamente uscita bene e nel contesto si adatta perfettamente, dal punto di vista dei suoni è lo strumento che può vantare la miglior registrazione ed i volumi più equilibrati.
Tra le tracce più significative troviamo la opener "Subject of Nothing" dove riff thrash si fondono a più articolati passaggi death.
Ottima anche "The Kiss of Rationality" cavallo di battaglia della band in sede live.
Un encomio va alla conclusiva "A Friend of Mine" aperta da un lungo arpeggio di chitarra acustica, man mano che si procede il rimo aumenta sempre più fino ad esplodere in tutta la sua potenza. Questa canzone potrebbe riassumere lo spirito dell'intero lavoro e trovo azzeccata la scelta di posizionarla alla fine.
Teniamo d'occhio il quartetto valtellinese perché credo che abbia molto da dire.

Il demo è scaricabile dal sito della band www.keeperofdarkness.net

Recensione di Paolo Manzi

tracklist

  1. Subject of Nothing
  2. The Kiss of Rationality
  3. When the Soul Cries
  4. Confession with Pain
  5. A Friend of Mine

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