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Loudness - "Racing" (Drakkar Records/Focusin)

Line up:

Minoru Niihara - Vocals
Akira Takasaki - Guitars
Masayoshi Yamashita - Bass
Munetaka Higuchi - Drums
 

voto:

6,5
 

recensione

Attendevo con ansia la nuova release dei giapponesi Loudness, band che per i primi anni ’90 ha sostato parecchio sul mio giradischi. Impossibile seguirne tutta la carriera fra alti e terribili bassi, visto che in quasi 25 anni la band ha realizzato qualcosa tipo 18 album… Memore dei bei tempi che furono ( dall’inizio al 1992 circa ) mi sono gettato avidamente su questa limited edition contenente anche il precedente album Rock Shock, una sorta di greatest hits dei tempi della formazione storica ma risuonati completamente .
Così come quando uscì il “the best of” dei Gamma Ray anche questa volta mi aspettavo una cosa formidabile (l’idea in se è fantastica ! ) e invece mi sono scontrato contro un muro di delusione : Niihara non ha più la voce di un tempo e la scelta di sonorità più pesanti ha solo danneggiato le vecchie composizioni…no, proprio non ci siamo. Sono passato quindi con un po’ di dubbi al nuovo disco e anche qui la delusione è stata molta. Non sono un purista fanatico e per l’onore del vero il disco non è proprio male ma la svolta musicale della band mi ha lasciato con l’amaro in bocca. E ‘ difficile spiegare l’evoluzione ( o involuzione, dipende dai punti di vista ) della musica del quartetto nipponico; per farvi capire, immaginatevi il cambiamento che c’è stato fra il primo disco degli Skid Row e Subhuman Race; sonorità più pesanti, ritmi più martellanti e voce più grintosa! In questo Racing ci sono episodi ( “Lunatic”, “Exultation” , “R.I.P.” ) che sfiorano le sonorità Trash/Death ( quello americano però ) ma anche il nu metal sembra aver ispirato molto, forse troppo, Takasaki e soci. Una voce in growl non stonerebbe, anzi potrebbe salvare le cose in molti pezzi.
Per fortuna la band ogni tanto si ricorda del passato e sforna bei brani come “Live for the moment”, “Unknown Civilians” e “Believe it or not”. Da segnalare la stranissima ( a tratti psichedelica, quasi sclerotica ma anche potente ) “Don’t know Nothing “.
Come per Rock Shock la voce è sicuramente sotto tono e inoltre la produzione la penalizza tanto da passare in secondo piano, completamente coperta dalle chitarre e dalla batteria. Insomma una produzione scarsa con scelte di suoni molto discutibili, unica cosa che emerge è la grandezza di Takasaki che si dimostra ancora un degno axe man! Aspettiamo di vedere cosa combinano on stage.
Rimandati a settembre.

Tracklist bonus cd (limited Ed.) Rock Shocks

1. Loudness
2. Crazy Doctor
3. In the Mirror
3. Crazy Night
4. Esper
5. Like Hell
6. Lonely Player
7. Street Woman
8. Angel Dust
9. Rock Schock
10. The Lines are Down
11. Milky Way
12. Mr. Yesman

Recensione di Rig ap Brig

tracklist

  1. Racing
  2. Exultation
  3. Lunatic
  4. Live for the Moment
  5. Crazy Samuray
  6. Speed Maniac
  7. R.I.P.
  8. Telomerase
  9. Tomorrow is not Promised
  10. Beleive It or Not
  11. Misleading Man
  12. Don't Know Nothing
  13. Unknow Civilians

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