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recensione

Ecco il demo omonimo dei capitolini Thunderdome, gruppo nato nel 2001, la cui line-up si è poi stabilizzata nel sestetto attuale due anni più tardi. La band romana è dedita ad un classico power metal, genere oramai più che abusato e in cui scarseggia la vena creativa, così come tanti, troppi, gruppi che cercano di emergere.
Il tutto è comunque suonato con impegno e buone capacità (tralasciando la registrazione casalinga che spesso penalizza soprattutto chitarre e basso), e i quattro brani sono comunque piacevoli da ascoltare anche se non certo dei capolavori.
Si parte con “Born From the Dark”, potente e di buon impatto, probabile cavallo di battaglia della band dal vivo, con buoni assoli e riff che mancano però di un’impronta personale. A seguire “Sail Away”, caratterizzata da un refrain più melodico e un ritmo più lento e dilatato, e in cui il cantante Patrizio Izzo si cimenta con discreti risultati in diverse linee vocali. L’andamento non cambia con la successiva “Just A Dream”, altro brano ben eseguito, lento e più lineare rispetto ai precedenti.
L’ascolto del demo si conclude con “Crawl to Me”, che si stacca dai due brani precedenti con cambi di ritmo e accelerazioni, oltre a una maggior dose di potenza, che gli conferiscono qualitativamente il titolo di brano migliore del disco.
Un lavoro non certo impeccabile, che sicuramente non aggiunge nulla al più che saturo scenario power, ma non si può certo dire nemmeno che sia un disco mediocre, perché le canzoni proposte sono comunque buone, così come le capacità dei sei romani, che potrebbero migliorare puntando su un tocco più personale e ricercando nuove soluzioni stilistiche, oltre che puntando su una registrazione che riesca a valorizzare meglio i vari strumenti.

Recensione di Marco Manzi

tracklist

1. Born From the Dark
2. Sail Away
3. Just A Dream
4. Crawl to Me