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recensione

Prima di chiudersi in studio per preparare il successore di "Dance of Death" gli Iron Maiden fanno uscire l'ennesimo live che, ovviamente, precederà l'uscita dell'ennesimo dvd live. Puzza un pò di operazione commerciale ed infatti così è.
"Death on The Road" è stato nteramente registrato a Dortmund nel novembre 2003 nel corso del "Dance of Death World Tour".
Sedici brani su due cd, una cover dall'artwork decisamente accattivante in classico stile maideniano con Eddie che sprona dei cavalli imbizzarriti.
Si apre con "Wildes Dream" per poi lasciare il passo a Wrathchild ed alla successiva Can I play with Madness e subito si denota una scarsa qualità audio. Tenendo conto che siamo davanti ai massimi esponenti dell'Heavy Metal mondiale a cui sicuramente non mancano ne mezzi tecnici e tantomeno quelli economici, si rimane stupiti, in alcuni punti non sembra nemmeno che canti Dickinson e la batteria in Can I play with madness sembra registrata in cantina con delle chitarre impastate di sottofondo.
Si risollevano le sorti con "The Trooper" e "Dance of Death" per poi ricadere nel caos sonoro con "Brave new World".
Il cd 2 dopo aver proposto una discreta "No More Lies" ed una non troppo smagliante "Hallowed Be Thy Name" risolleva il morale con i migliori classici del sestetto britannico; "Fear of the Dark", "The Number of The Beast" e a chiudere "Run To the Hills".
Certo con una scaletta simile e proponendo classici di questa portata si può direi che il prodotto alla fine si venda da solo soprattutto se la band in questione si chiama Iron Maiden. Non vedo poi perchè un simile live, avrei visto più conveniente, almeno per i fans, attendere magari 2 o 3 mesi per poi prendere un live dall'ultimo tour che ha visto l'esecuzione di brani presi solo dai primi quattro storici album, chi li ha visti al Gods of Metal sa di cosa parlo.
Si sarebbe potuto commercializzare il live at Ullevi Stadium di Göteborg, ottimamente registrato dalla tv nazionale svedese e la cui qualità audio è decisamente superiore. Ma chi lo sà, magari tra un annetto la vergine di ferro ci farà l'ennesimo "regalo". Nel frattempo, nel dubbio e nella perplessità, mi tengo nello stereo "Live After Death".

Recensione di Paolo Manzi

tracklist

1. Wildest Dreams
2. Wrathchild
3. Can I play with Madness?
4. The Trooper
5. Dance of Death
6. Rainmaker
7. Brave new World
8. Paschendale
9. Lord of the Flies
10. No more Lies
11. Hallowed be thy Name
12. Fear of the Dark
13. Iron Maiden
14. Journeyman
15. The number of the beast
16. Run to the Hills