Il portale della musica Heavy Metal

www.holymetal.com
 
 
sei in Home » Recensioni » U.D.O. - "Mission n° X" (AFM Records/Audioglobe)
elenco recensioni

U.D.O. - "Mission n° X" (AFM Records/Audioglobe)

Line up:

Udo Dirkschneider - vocals
Igor Gianola - guitars
Stefan Kaufmann - rhythm guitar
Fitty Wienhold - bass
Francesco Jovino - drums
 

voto:

7
 

recensione

Dopo un fortunato tour con gli Accept, il singer Udo Dirkschneider torna ad occuparsi della sua omonima band con il decimo studio album, come si intuisce dallo stesso titolo "Mission n°X".
Prodotto e mixato dal chitarrista della band Stefan Kaufmann, il disco si presenta in undici tracce, con lo scopo di proseguire la "missione" intrapresa dal singer tedesco a favore del Metal più classico, il tutto realizzato nello stile che da sempre contraddistingue le sue produzioni.
Ancora una volta infatti ci troviamo di fronte ad un lavoro figlio di quelle sonorità molto care a Udo e di memoria acceptiana, come si vede già dalla titletrack, buon brano ben articolato che funge da opener. Segue "24/7", singolo apripista dell'album, dalle ritmiche più decise, riff convincenti ed un refrain dannatamente catchy. "Mean Streets" si discosta invece dalle altre per un andamento più ripetitivo e sonorità quasi "rappeggianti", che certo non giovano alla qualità del brano. Mentre la seguente "Primecrime On Primetime" torna sui toni a cui la band ci ha abituato, in seguito si dà spazio alla mid-tempo "Eye Of The Eagle", brano più melodico in cui predomina il cantato pulito.
Altro brano che difficilmente deluderà i fan più tradizionali del biondo singer è "Shell Shock Fever", più veloce e dotato di riff ben calibrati, ovviamente sempre seguendo i canoni classici. Spicca invece riecheggiante l'inconfondibile voce del cantante nella più pesante "Stone Hard", altra buona canzone con i suoi soli distorti e di buon effetto, per giungere ad una "Breaking Down The Borders" più decisa ma che non denota comunque grandi cambiamenti.
Si passa così all'ottima "Cry Soldier Cry", seconda ballad dell'album (dopo "Eye Of The Eagle"), con sonorità decisamente più nostalgiche e quasi tristi. Il piccolo grande vocalist si esibisce poi in una per nulla originale "War Of Life", prima di concludere con "Mad For Crazy", altra canzone di matrice ottantiana, veloce e che chiude con la giusta energia l'ascolto del disco.
Udo dunque non si arrende e continua ad oltranza nel riproporre nuove canzoni rispettando lo stile che da decenni è il suo inconfondibile marchio di fabbrica, senza nessun cambiamento. Come si dice "squadra che vince non si cambia", ma tuttavia dopo diverso tempo il rischio è la ripetitività, con un album che pur essendo un buon lavoro non si pone affatto a livelli superiori dei precedenti, risultando anzi a mio avviso già ad un livello più basso in un paragone col suo predecessore "Thunderball".
Ovviamente speriamo che dopo "Mission N°X" il lavoro successivo abbia maggior mordente e sappia convincere ed accontentare la maggior parte dei fan, e che sia più nello stile di "24/7" che in quello della discutibile "Mean Streets".

Recensione di Marco Manzi

tracklist

  1. Mission N° X
  2. 24/7
  3. Mean Streets
  4. Primecrime On Primetime
  5. Eye of The Eagle
  6. Shell Shock Fever
  7. Stone Hard
  8. Breaking Down The Boarders
  9. Cry Soldier Cry
  10. Way of Life
  11. Mad for Crazy

Archivio Foto

 

Recensioni demo

Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.

Wofango Patacca

Segui le avventure di Wolfango Patacca il boia di holymetal.com