...Into Serenity è il primo demo dei piemontesti Matermachina, band dedita a un genere a metà strada tra le atmosfere dei Tool e le parti più violente in pieno stile Meshuggah, il tutto con l'aggiunta di aperture più melodiche (come soprattutto nei ritornelli) che sanno un po' di nu metal ma che arricchiscono ulteriormente la proposta. Il gruppo riesce nell'arduo compito di miscelare queste influenze scrivendo 4 song (forse un po' troppo prolisse in certe parti) per un totale di 26 minuti di buona musica. Dall'iniziale Lead me into Serenity alla conclusiva Tharsida la band si dimostra ottima dal punto di vista tecnico (il batterista soprattutto) e molto personale nella variegata proposta che coi suoi continui cambi di atmosfere e genere risulta incredibilmente longeva. Miglior canzone del lotto è la più pesante M473R, con l'innesto di alcuni sample dal sapore industrial e di un solo molto interessante, anche se le parti in clean vocals non mi convincono appieno. Il signer Valynor si dimostra nettamente meglio sulle parti in growl che sulle parti pulite che mi sembrano poco incisive. Buona l'idea (così come lo sono certi effetti applicati sulla voce) ma da migliorare dal punto di vista dell'arrangiamento.
L'ottima e professionale registrazione mette ancora di più in risalo la proposta del demo di questo promettente gruppo italiano, che ha anche appena pubblicato il proprio debutto [.Compendium Machinery Vibrates.] che spero di sentire al più presto.
Sito ufficiale: www.matermachina.com
Recensione di Simone Bonetti
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