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Cryptopsy - "None so Live" (Century Media/***)

Line up:

Flo Mounier - Drums, backing vocals
Jon Levasseur - Lead and rhythm guitars
Alex Aubrun - Rhythm, lead guitars and backing vocals
Eric Langlois - Bass
Martin Lacroix - Vocals
 

voto:

7
 

recensione

Dopo 4 album in studio è tempo per la band canadese, dedita ad un brutal death molto tecnico, di immortalare su cd (originariamente era prevista anche una versione video ma poi non è più stata realizzata anche se è stata resa disponibile in streaming dal loro sito (e che presenta anche dei brani in più rispetto a questa versione)) le loro immense capacità live. Occasione scelta è il Weekend Extreme che si è svolto il 1 giugno 2002 al Medley di Montreal. Dopo una breve intro in cui si sente solo il pubblico ecco che la mitica parlata che introduceva il loro capolavoro "None so Vile" fà da preludio (come su album) alla devastante "Crown of Horns". La band pesta duro già dall'inizio con il disumano Flo Mounier a reggere il tutto. Incredibile è la pulizia dei suoni con ogni strumento che si sente chiaramente, soprattutto notevole è la chiarezza delle chitarre in particolare modo nei velocissimi soli. Però l'altra faccia della medaglia è che il suono perde notevolmente in potenza. Ottima anche la voce dell'allora neo ora già ex singer (visto il recente ritorno del frontman originale Lord Worm) Martin Lacroix che si pone a metà strada tra il growl bassissimo del già citato Lord Worm e il growl più "umano" del precedente singer Mike DiSalvo. La successiva "White Worms" colpisce duro ma è con la 4° traccia che la band dà il meglio di sè riproponendo l'intricatissima "We Bleed" con Jon Levasseur che incanta con il suo bellissimo (e tecnicamente impossibile) solo finale. Veramente buone anche le backing vocals eseguite dall'altro chitarrista, Alex Aubrun, e le fitte parti di basso di Eric Langlois (che si dimostra uno dei bassisti più veloci della scena metal). Da qui in poi la scaletta è composta solo da capolavori come la mitica "Open Faces Surgery" dal loro primo album, la più recente "Cold Hate, Warm Blood" con i suoi continui cambi e la canzone più apprezzata e richiesta dai fan (e forse pure la migliore del gruppo) "Phobophile" con la sua bellissima intro di piano e con tutta la sua immensa cattiveria dopo. Ritorno alla produzione più recente con "Shroud" e altro tuffo nel passato con "Graves of the Father" nel mezzo della quale il superbo batterista piazza un ottimo solo di circa 4 minuti nei quali mette in mostra tutta la sua immensa tecnica e velocità. Chiusura dell'album affidata alle vecchia "Defenestration" (calorosamente accolta dal pubblico) e alla velocissima "Slit your Guts" che dal vivo per quanto sia possibile è ancora più veloce. In fin dei conti un ottimo live album, con una produzione veramente ottima e con una prestazione impeccabile da parte di tutti i membri della band. Veramente incredibile è la resistenza fisica di Flo Mounier dietro le pelli che non sbaglia un colpo per tutta la durata del concerto e riesce a riproporre le sue intricate trame a velocità maggiore rispetto a quelle del disco. Unica pecca forse è la scaletta che avrebbe potuto presentare più brani dall'ultimo (e bellissimo) "..And then you'll Beg" anche se grazie a questa scelta un neo-fan può farsi un'idea più completa della produzione del gruppo. Infatti vista anche la pulizia della produzione e l'impeccabilità tecnica del gruppo questo live può essere considerato come un best of del gruppo. L'artwork è molto semplice, con molte foto del concerto e i soliti ringraziamenti. Ora è stato annunciato un loro tour per celebrare il ritorno di Lord Worm nel quale proporranno per intero l'album "None so Vile". Speriamo passi anche per l'Italia!

Recensione di Simone Bonetti

tracklist

  1. Intro
  2. Crown of Horns
  3. White Worms
  4. We Bleed
  5. Open Face Surgery
  6. Cold Hate, Warm Blood
  7. Phobophile
  8. Shroud
  9. Graves of the Fathers
  10. Drum Solo
  11. Defenestration
  12. Slit your Guts

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