Debutto discografico per l’In Eterna, progetto nato nel 2002 per opera di Krieg, una persona dal carattere molto forte che ha inserito in questo progetto tutte le proprie sofferenze, riflessioni e sensazioni.
Il nome del progetto, In Eterna..., è l’inizio di una frase che vuole portare avanti un concetto: quello dell’eterna lotta, dell’eterna guerra e dell’eterna sofferenza. Krieg ha cercato, in questo primo album che è il primo capitolo di un progetto molto ampio, di trovare un modo innovativo di fare musica: ha deciso di eliminare quasi totalmente tutti gli strumenti, lasciando solo dei suoni/effetti che fossero in grado di colpire ed eventualmente condizionare la mente dell’ascoltatore generando in lui ansia, paura, depressione, freddo. Chiaramente questo stile di musica è molto difficile da recepire ad un primo ascolto: chi ama la musica che faccia “pogare” o che faccia far casino non accetterà mai un album del genere. Questo è un album che possiede in sé dei messaggi molto oscuri e difficili da dipanare: quest’album è un viaggio allucinante nella mente del suo creatore. Basta dare un’occhiata ai titoli per rendersene conto: “Coursed Dream” è il racconto di un vero e proprio incubo che termina con le parole “Remember” (ricorda), “Cry Of The Soul” è il grido disperato dell’anima che cerca di trovare un aiuto all’esterno. “In The Dark” è il grido disperato di una persona che ha perso tutte le sue certezze ed è alla ricerca di qualcosa che non trova. “Evil Thoughts” sono le elucubrazioni che il nostro cervello fa quando è sotto stress o quando non ha più una direzione da seguire. “Night” esprime il tempo in cui tutti i “Pensieri Malvagi” prendono forma. “Hope” esprime la sensazione che ognuno di noi prova quando il nostro cervello ci fa credere di aver raggiunto qualcosa. “White War” è l’unico pezzo in cui compare la musica: infatti, in questo pezzo la chitarra ed il basso sono suonati da Teo (membro di Elfire, batterista dei Cernunnos e polistrumentista nei Punishment). Insomma, un album che non è facilmente giudicabile dato che è molto cervellotico.
Lo consiglio solo a chi ama le sperimentazioni o a chi ama la musica atmosferica, claustrofobia ed anche psichedelica.
Recensione di Donato Tripoli
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