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Nofuck - "Syndrome" (Demo Autoprodotto/***)

Line up:

David Pennesi - voce, chitarra
Davide Poddesu - voce, batteria
Emilio Sonno - basso
 

voto:

7
 

recensione

I Nofuck, band nata a Civitavecchia nel 1997, si presentano il 1 novembre 2005 con la loro prima demo vera e propria, Syndorme.
Prima di presentare il disco credo sia doveroso raccontare un po’ di storia del gruppo; l’avventura ha inizio quando David Pennesi e Davide Poddesu decidono di far fruttare la loro immensa passione per il thrash metal dando vita al gruppo che permette loro di esprimersi e di trattare argomenti che stanno loro più a cuore. Questi argomenti sono proprio racchiusi nel nome scelto dai due amici, Nofuck, che sta a significare i problemi relazionali e sessuali tra uomo e donna, focalizzandosi soprattutto sui periodi di astinenza.
Come spesso accade per i gruppi a inizio carriera anche i Nofuck hanno dovuto far fronte a problemi di line-up, vicende che hanno portato alla formazione attuale, la quale tuttavia non è ancora completa. Oltre ai due fondatori, i quali data l’assenza di un frontman han deciso di occuparsi anche delle registrazioni delle linee vocali, troviamo Emilio Sonno al basso.
Dopo 2 registrazioni ufficiose nel 1997 e nel 2000 la band si propone quest’anno con il suo primo lavoro serio, Syndrome. In 21 minuti circa possiamo farci un’idea del genere suonato dai Nofuck, un thrash non conservatore che a volte lascia spazio a parti melodiche e arpeggiate.
Dopo un’introduzione in cui viene evocata la presenza di mosche e serpenti (come ci viene suggerito dal titolo) entriamo nel vivo del disco con la title track, la cui stesura risale ad alcuni anni fa. Un riff lento e cadenzato ci accoglie e ci accompagna verso la strofa in mid-tempo e il ritornello in up-tempo; le idee mi sembrano valide, le parti non sono troppo articolate e grazie a questa caratteristica hanno un impatto immediato, anche le linee vocali ritengo siano buone con un margine di miglioramento per quel che riguarda l’interpretazione dei cantanti.
Si passa a Tragedy, anche questo brano (fresco di stesura) è diretto e ricco di buone idee che fanno apprezzare la canzone, se non fosse per l’inserimento della voce femminile che secondo la mia opinione non fa altro che danneggiare il pezzo. La voce di Daniela Lucernoni, la cui partecipazione credo sia stata dettata dalla necessità di un’interpretazione femminile per quella determinata parte di testo, ritengo sia veramente poco adatta al genere del gruppo, un tipo di musica che richiede una certa aggressività vocale.
Al quarto posto troviamo Distant Noise, un brano che assieme al primo si merita il premio per la miglior struttura, migliori riff e migliori linee vocali. Anche il telaio di questo bel motivetto thrash si basa su parti semplici e dirette legate da passaggi che conferiscono al brano una certa logica.
Al numero cinque incontriamo un arpeggio di chitarra di quasi 2 minuti di durata, 2 minuti che fungono da prefazione per il brano seguente, anch’esso per l’appunto introdotto da un arpeggio. La parte vocale pulita e semi-narrante lascia un po’ a desiderare mentre invece si migliora con il ritornello più pesante.
Eccoci giunti alla conclusione, la partenza dell’ultima traccia ha qualcosa di già sentito, dei colpi non proprio originalissimi; anche qui la linea vocale mi convince poco, sia per quel che riguarda la strofa sia per quel che riguarda il ritornello, nettamente meglio l’aspetto strumentale. Da segnalare la parte finale del testo che, diversamente dal resto del disco (in inglese), è in tedesco.
Commentando brevemente i testi diciamo che in generale si percepisce una sensazione di negatività e arrabbiatura, le quali solo nel ritornello di Distant Noise potrebbero forse trasformarsi in un accenno di sorriso.
La produzione è buona e anche la presenza di Pennesi e Poddesu nel ruolo di cantanti non la considero affatto male, anzi, a mio parere un po’ di esperienza e allenamento potrebbero permettere ai Nofuck di rimanere in 3, cercando di perfezionare le parti vocali in modo da farle diventare un tutt’uno con la musica.

Sito Web: www.nofuck.it

Recensione di Mattia Berera

tracklist

  1. Schlangen und Fliegen
  2. Sindrome
  3. Tragedy
  4. Distant Noise
  5. Bronw Eyes I
  6. Bronw Eyes II
  7. Tricerebratus

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